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Cari Contro-Lettori,

 

in materia di appalti e soldi pubblici, ahinoi, sovente vale la regola dell’appetito che vien mangiando e del piatto ricco in cui ci si ficca. Siamo pure sempre nel Paese in cui qualcuno ridacchiò con gli occhi a forma di dollaro –e a favor di cimice nel telefono, per giunta- per i danni del Terremoto, e in cui qualche altro torbido personaggio di “alto livello” ha provato (figurati) a speculare anche sul Covid. In corrispondenza dell’effluvio di soldi grondanti dal PNRR, e per prevenire la salivazione dei cannibali da bando pubblico, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e il Comandante Regionale Basilicata della Guardia di Finanza, Generale di Brigata Gaetano Scazzeri, hanno recentemente firmato in Regione un protocollo d’intesa per la prevenzione di illeciti con le risorse del PNRR. La collaborazione nasce “per rafforzare il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici connessi alle misure di sostegno e di incentivo di competenza della Regione Basilicata, con particolare riferimento alle risorse europee e nazionali correlate al Pnrr”.

E i dati resi noti in settimana dalla stessa GDF descrivono bene il contesto locale in cui non di rado nascono malsani appetiti.

Nel corso del periodo gennaio 2021– maggio 2022 la Guardia di Finanza ha infatti dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

765 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 120 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 79 deleghe svolte con la Corte dei Conti.

Sul versante erariale sono stati dunque segnalati alla Magistratura contabile danni per circa 23 milioni di euro, a carico di 93 soggetti.

In materia di Appalti denunciati 8 responsabili per un’assegnazione irregolare di somme pari a oltre 1,3 milione di euro.

I servizi svolti per garantire la tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione hanno portato alla denuncia di 66 soggetti, di cui 33 pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, 17 tratti in arresto, nonché eseguiti sequestri per oltre 1,6 milioni di euro. In tale ambito, riveste importanza strategica anche la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del periodo gennaio 2021 – maggio 2022, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.

“O la Borsa (pubblica) o la Vita”, dunque?

C’è infatti tutto un tipo di mentalità da scardinare, che non esclude certo i “semplici cittadini”: in ambito “reddito di cittadinanza”, solo in Basilicata sono oltre 1,3 milioni gli euro indebitamente percepiti.

Meditate gente, meditate.

Walter De Stradis