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Il sommelier è uno storyteller, il suo compito è raccontare cosa c’è in un vino e al tempo stesso attraverso i racconti, far innamorare chi ascolta dei territori e delle tradizioni del luogo in cui viene prodotto. È quanto affermato da Eugenio Tropeano, presidente AIS Basilicata, nella Giornata dedicata alla Cultura dell’Olio e del Vino, giunta alla sua nona edizione, che si è tenuta lo scorso sabato nel Castello Federiciano di Lagopesole. A dare il benvenuto ai presenti, il Sindaco di Avigliano, Vito Summa.

Vino e olio sono diventati con il passare degli anni grandi attrattori e fanno registrare numeri considerevoli sia nelle presenze che nella percentuale di acquisti. “La ristorazione, non è più un solo bisogno primario, ma è diventata il motivo di un viaggio. Si scelgono sempre più mete a cui è possibile abbinare degustazioni e acquisti di prodotti tipici. L’Italia sente forte il legame profondo tra cibo, cultura e paesaggio”, ha spiegato Felice Mattia, Responsabile Ufficio d’area di Potenza ICQRF, la cui relazione ha toccato il tema della contraffazione, oggi largamente diffuso in particolare nel web dove si registra un forte crescita dell’e-commerce, in particolare all’estero dove vengono fortemente richiesti prodotti tipici italiani (formaggi, salumi, vini e spumanti), che spesso non corrispondono al reale prodotto. “Questo forte interesse verso i territori e il legame con la cultura e i prodotti tipici, ha portato il Ministero a disciplinate attività quali visite guidate in vigna e cantina, attività didattiche e degustazioni con un decreto del 12/03/19”, ha concluso Mattia.
Oltre all’enoturismo, però, la Basilicata può raccontare delle storie anche per quanto riguarda un altro bene di consumo, l’olio. Stefania D’Alessandro, Capo Panel Comitato Assaggio Professionale Regione Basilicata, ha infatti spiegato come “le tradizioni legate alla coltivazione degli Ulivi e alla trasformazione dei loro frutti in Basilicata affondano le radici nella Magna Grecia, nel metapontino. Questa materia esiste e mai come adesso, non può che andare avanti e svilupparsi sempre di più: si parla non solo di enogastromia, ma soprattutto di turismo”.
Non si può parlare di crescita e turismo, se nel processo non vengono inseriti dei programmi di sviluppo sostenuti dalle istituzioni regionali. Di questo, e delle opportunità per i giovani e per chi vuole fare impresa, ne ha parlato Vittorio Restaino, Autorità di Gestione PSR 2014/2010 Regione Basilicata. “Ambiente, agricoltura e turismo non possono più viaggiare in maniera disgiunta, il programma di sviluppo rurale ha impegnato diverse risorse. Non si può prescindere da sviluppi organizzativi come la filiera e i consorzi, infatti l’enoturismo non è altro che l’elemento finale del processo di filiera, che funziona solo che tutti i processi precedenti si incastrano tra loro. Oggi siamo ospiti dell’AIS, ho visto crescere l’associazione in termini numerici e di competenze, quando andiamo fuori facciamo sempre bella figura. È cresciuta per le connessioni virtuose, grazie ai legami creati con le istituzioni e con le imprese. È un esempio virtuoso della capacità di lavorare e operare sul territorio in maniera interconnessa”, ha affermato Restaino. A margine del convegno, si è tenuta la Cerimonia di consegna dei diplomi ai 22 nuovi sommelier della delegazione di Potenza dell’AIS Basilicata che hanno seguito il percorso formativo di 3 livelli, e superato l’esame finale.