VIAdiGIURA

Parco Aurora nacque una quarantina di anni fa con il malcelato intento di creare un quartiere residenziale per benestanti; incastonato fra rione Verderuolo, rione Santa Maria e l’Epitaffio le palazzine e le strade interne sono lo specchio fedele della cementificazione alla potentina raccontata da Leonardo Sacco nel libro “Il potere del cemento”, troppe case e poche opere di urbanizzazioni, mancano marciapiedi, i parcheggi sono insufficienti, poco verde pubblico. A Parco Aurora, in via San Remo, la via principale del quartiere, c’è l’oramai storico negozio di dischi “Hobby Music” di Vincenza Vignola, il cui marito -Rocco Volini- è da vent’anni dietro il bancone: con lui affrontiamo le criticità di Parco Aurora.

Signor Volini, da quanto tempo il negozio ha cominciato l’attività?
Abbiamo iniziato l’attività nel 1992.


È sempre stato in via San Remo il negozio?
All’inizio siamo stati a Santa Maria, ci siamo spostati a Parco Aurora nel 1998.


Quindi conosce bene le problematiche del quartiere, come vanno le cose per chi opera in un settore, quello della vendita di prodotti legati alla musica?
In questo periodo c’è una crisi totale che investe tutti settori del commercio, nel settore musicale è ancora più pesante in quanto con l’avvento di internet e con la diffusione della pirateria informatica chiunque può procurarsi fraudolentemente tutta la musica che vuole.


Quali sono i generi musicali preferiti dai potentini?
In questo momento va il rap, ma si vende di tutto. Con il ritorno del vinile, che non può essere “piratato”, gli appassionati di musica hanno riscoperto questo supporto con un beneficio per il settore.


Come trova il quartiere, nato per la “elite” potentina, in cui operate?
Adesso il quartiere è abbastanza integrato col resto della città. Anche se hanno detto che realizzeranno una nuova piazza, sono anni che siamo abbandonati da tutti, basta dare un’occhiata ai bidoni della spazzatura qui davanti. Per circa 35 anni abbiamo convissuto con il prefabbricato che dopo il terremoto del 1980 ha ospitato il tribunale e poi una scuola e alcuni uffici comunali; ora il prefabbricato è stato finalmente demolito per far posto a una piazza e ad un parco, ma i lavori sono fermi da più di un anno, speriamo che le procedure per assegnare l’appalto siano veloci perché il quartiere ne trarrebbe gran beneficio, Parco Aurora ha pochi spazi verdi per lo svago delle famiglie, quel poco verde pubblico esistente non viene curato come è facilmente riscontrabile facendo un giro all’interno del rione. Una delle poche opere pubbliche realizzate a Parco Aurora negli anni scorsi è il ponte che collega un’area marginale del quartiere alla rotatoria di via Di Giura, un’opera assolutamente inutile e inutilizzata, un esempio da non imitare di spreco di soldi pubblici.


La partenza della raccolta differenziata non ha risolto i problemi legati alla presenza dei rifiuti sulle strade?
Per quanto ci riguarda la situazione non è per niente buona, i contenitori per la differenziata che servono sia i condomini che le attività commerciali sono lasciati alla mercé di chiunque ci passa, tant’è che ognuno può lasciare qualsiasi cosa senza che succeda niente. Più volte abbiamo mandato delle foto all’ACTA, ma ancora non s’è risolto nulla. Anche la pulizia delle strade lascia a desiderare, ogni tanto passano i mezzi meccanizzati ma la figura del netturbino, inteso nel senso tradizionale, è scomparsa.


Ma i contenitori vengono svuotati con regolarità?
Non sempre, spesso ci sono accumuli di rifiuti ai lati dei contenitori.


In questi giorni i potentini hanno ricevuto la documentazione per pagare la tassa sui rifiuti che è diventata TARIC, giudica congruo l’importo che fanno pagare?
Quest’anno ci chiedono un acconto, per i circa 40 mq del negozio dobbiamo pagare circa 300 euro, una cifra esagerata, tenuto conto che produciamo pochissimi rifiuti, stesso discorso anche per gli altri negozi nei paraggi


Oltre alle attività commerciali al centro di Parco Aurora c’è un fabbricato adibito ad attività direzionali che genera un discreto traffico veicolare. Com’è la situazione?
Nei pressi della mia attività, a due passi dal Centro Direzionale, i parcheggi sono insufficienti e la disciplina del traffico e della relativa segnaletica lascia molto a desiderare, l’aver reso a doppio senso via Siracusa non ha risolto il problema perché c’è sempre qualcuno che parcheggia nonostante il divieto di sosta, in pratica il doppio senso serve solamente per gli uffici della Legione Carabinieri della Basilicata.


Cosa proporrebbe alla civica amministrazione per rendere più vivibile il quartiere?
Mi attiverei subito per creare dei parcheggi a servizio delle attività commerciali, a Potenza si fa un gran parlare delle attività commerciali del centro storico da salvaguardare, chiedo che analogo trattamento vada riservato a noi che operiamo nelle altre zone della città, non ci devono discriminare perché noi paghiamo le stesse tasse di chi opera nel centro della città.