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Cari Contro-Lettori,

il politico, o aspirante tale, è particolarmente fedele per sua natura al detto “piatto ricco, mi ci ficco”, laddove il “piatto” -in questo caso- va inteso come occasione, ghiotta, di visibilità. Ricorrendo, per ulteriore chiarezza, a una metafora che ha che fare con la Fisica, il candidato (o anche, l’”eletto”) sovente si comporta come i liquidi o i gas (e qui le battute grevi si potrebbero sprecare), ovvero tende a occupare tutti gli spazi che trova.

E così a Potenza è accaduto (ma era anche prevedibile), che in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, e col gran numero di occasioni da questi offerte, si occupasse o ci si ficcasse ogniqualvolta si è potuto. Pertanto, al di là degli ormai “canonici” politici/figuranti presenti da anni nella Parata (...e figurati se qualcuno di loro, in sintonia col proprio costume da signorotto, si comportava da “signore” e rinunciava alla passerella!), abbiamo visto certe teste coronate fare capolino in ogni dove. Questo vale per alcuni “big” un po’ più sfacciati, per gli altri (o, perlomeno, per un buon numero di questi), varrà forse la risposta data dal padre nobile di una delle molte liste cittadine, a quello sprovveduto che gli chiedeva di poter fare un po’ di pubblicità sui propri mezzi (abbiamo sentito con le nostre orecchie): “I nostri candidati sono quasi tutti DISOCCUPATI, non hanno soldi per la pubblicità!”. E amen.

E’ chiaro, come abbiamo scritto fino alla noia, che il discorso “posto in consiglio comunale = lavoro (o addirittura prima occupazione)” non vale certo per tutti, ma la risposta del navigato politico è quantomeno significativa.

E allora, specie per tutti quelli che i Santi in Paradiso non ce li hanno, perlomeno non sembri blasfema, ma anzi, benaugurate, l’immagine che abbiamo scelto per questa prima pagina, ovvero quella del Santo Patrono di Potenza che sembra “uscire” dal Palazzo di Città, per incontrare i numerosi cittadini, bisognosi di una svolta concreta, in un Capoluogo di regione che pare sempre più, sotto diversi punti di vista, alla canna del gas (quello di cui sopra).

La foto, tratta da un video di Rocco Esposito, sembra avere un alto valore simbolico, basta osservare: San Gerardo benedice i suoi fedeli, ma alle sue spalle c’è un orologio (sempre quello del palazzo comunale) che scandisce il tempo, forse un conto alla rovescia, affinché la politica locale, una volta per tutte, smetta di fare solamente capolino e metta invece la “capa” al lavoro, e sul serio, questa volta.

Walter De Stradis