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di Antinella Sabia

 

Solo qualche mese fa, microfono in mano a bordo campo, commentava le gare del Potenza che venivano trasmesse su Rai Sport. Oggi, Mario Somma, il Potenza 2.0 di Salvatore Caiata, lo sta plasmando e guidando, in questo girone C, in mezzo a diversi “colossi”. Galeotto fu uno scambio di battute con il Presidente a Teramo, “Gli feci una domanda a trabocchetto, mi rispose con tanta sincerità e da lì in poi ebbi un trasporto emotivo. Qui c’è il calcio che ogni allenatore che vorrebbe incontrare”, affermò Somma il giorno della sua presentazione ufficiale. Il Potenza, però, lo seguiva con interesse già da qualche anno, per la presenza di Ricci (fidanzato della figlia, ndr), ammirando il modo di gestire la società. Eccellente motivatore, con un grande bagaglio di esperienza, mister Somma non è un volto nuovo in città: aveva già allenato il Potenza di Bardi nella stagione 2000/2001.

DAL CAMPO - In un tempo incerto come quello che stiamo vivendo, dove gli stadi non sono accessibili ai tifosi, e con una rosa ancora da ultimare, mister Somma ha però superato egregiamente la prima prova di campionato contro un avversario mai scontato come il Catanzaro, vincendo per 2-1 con le reti di Salvemini e del giovanissimo Volpe, classe 2002, che subito si è messo in luce siglando la sua prima rete tra i Pro, 55 secondi dopo il fischio iniziale. È proprio sulla valorizzazione dei giovani talenti, che si basa il nuovo progetto del Potenza, quasi completamente smembrato rispetto agli scorsi anni. Proprio dei suoi giovani, Somma ha una grandissima considerazione, in conferenza affermò: “Siamo andati a bussare alla porta di società importanti come Udinese, Roma, Torino, Inter, che si sono accorte della bontà del lavoro del Potenza. Sono convinto che alla fine dell’anno saremo la squadra più osservata dagli addetti ai lavori”.