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Cari Contro-Lettori,

si racconta che quando zi’ Vito Bochicchio si trovò per la prima volta davanti Emilio Colombo in quel di Stagliuozzo, rimase sorpreso e anche deluso, forse per la costituzione apparentemente fragile del giovane e all’epoca già famoso politico, di cui aveva tanto sentito parlare, e pertanto se ne uscì con un’esclamazione che ha fatto storia nella piccola frazione di Lagopesole (Avigliano, Potenza). Il senso della frase era più o meno il seguente: «Ma cosa vuoi che riesca a combinare un omino così?». Non è dato sapere se, negli anni successivi, il buon zì Vito –che era il più anziano di Stagliuozzo- abbia avuto il tempo di ricredersi (considerato il tenore della carriera politica dell’esponente DC), ma è certo che quel giorno degli anni Cinquanta del Ventesimo Secolo, lo statista lucano era caparbiamente giunto nella frazione aviglianese in groppa a un asinello, estemporaneo, ma efficace mezzo di locomozione, ancora utile in quegli anni a superare le asperità di un territorio lucano quasi del tutto privo di collegamenti degni di questo nome (atavica carenza a cui cercherà di sopperire poi con una certa decisione lo stesso Colombo).

Altri tempi. Specie se consideriamo che -a distanza di una settantina d’anni- oggi in alcuni comuni della Basilicata (a quanto pare quasi tutti), attendono ancora “la venuta” (messianica?) del neo (ma sono passati già due anni) Presidente della regione Basilicata, Vito Bardi. A rischio di sembrare ripetitivi, è questo il refrain delle interviste che stiamo raccogliendo con i sindaci lucani. Ma c’è di più. Come si dice, basta pescare nel mucchio. E così apprendiamo dalle parole della responsabile Caritas Marina Buoncristiano quanto segue: «abbiamo presentato il report povertà, il 21 maggio, al presidente Bardi e ai sindaci dei comuni… Il governatore ci ha ascoltato con attenzione, ha fatto un intervento di apertura dialogante, ma poi è andato via…». Senza contare il consigliere regionale d’opposizione, Luca Braia, che a proposito della seduta Consiliare sul tema del completamento del raccordo ferroviario Ferrandina-Matera-La Martella (aggiornata), considerato che Bardi era assente per motivi istituzionali (a quanto pare da Mattarella per un evento celebrativo), ha comunque sbottato: «Non possiamo continuare a consumare incontri con l’assenza di chi ci rappresenta e che ha il dovere di farci comprendere, politicamente, cosa intende fare». Insomma, che abbia la giustificazione scritta o meno, il Governatore pare essere sempre più un oggetto (misterioso) del desiderio (di amministratori e semplici cittadini). E, realisticamente, parlando, a questo punto sarà difficile vederlo raggiungere qualche sperduta, impervia e bisognosa contrada lucana a bordo del proverbiale ciucciariello (napoletano). E pensare che proprio lui, il 24 giugno scorso, in occasione dell’ottavo anniversario della morte di Colombo, ne riconosceva l’attaccamento alle “sue radici” e la “disponibilità al confronto, che sarebbe molto utile anche oggi”.

E se lo dice lui…  

Walter De Stradis