back2future.jpg

 

 

Cari Contro-Lettori,

l’allarme lanciato il 16 giugno dalla Cgil è di quelli senza appello: bisogna scendere dalla branda, infilare i piedi negli scarponi, lavarsi la faccia con acqua ghiacciata, presentarsi all’adunata belli svegli, e iniziare subito a camminare. Nel senso di darsi da fare. Dal megafono una voce squilla quanto segue: «Povertà, in Basilicata quadro desolante: la regione torna a otto anni fa. Incremento del 7,6% tra il 2019 e il 2020 (dati Istat)». Ma cosa fanno i nostri “soldati”, ovvero quelli al comando del generale Bardi? Perlomeno, come commentano la notizia? Andiamo a dare un’occhiata sui siti istituzionali (giunta e consiglio regionale) e troviamo il nulla assoluto. Non una presa di posizione, non una presa di coscienza. Sia da parte della maggioranza, che dell’opposizione. Eppure “Il quadro complessivo della povertà, in tutte le sue sfaccettature, restituisce per la Basilicata un quadro desolante, persino in confronto con altre regioni meridionali. Iniziando dal concetto più immediato della povertà”. È quanto affermano il segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa e il direttore scientifico del centro studi Ires Cgil, Ettore Achilli.

L’indicatore torna sui livelli del 2012, cancellando ben otto anni di faticosa riduzione.

Questi fatti. Ma di cosa parlano, invece, assessori e consiglieri regionali? Andiamo a leggere sui citati siti istituzionali, gli interventi intorno al 16 giugno: il consigliere leghista Zullino è contento perché il Difensore Civico, Fiordelisi ha riportato nella relazione annuale delle attività la Legge regionale da lui proposta. Bardi è poi in brodo di giuggiole, perché “La Basilicata è modello per la sperimentazione tecnologica”. Il capogruppo della Lega Aliandro si complimenta con il giovane rivellese che “ha partecipato al Criterium nazionale del settore giovanile del tiro a volo e si è aggiudicato l’oro nelle giovani speranze maschili”. I consiglieri pentastellati Leggieri, Perrino e Carlucci lamentano ritardi e pastoie nelle dinamiche di Consiglio

Si va insomma da questioni piuttosto serie ad altre meno pressanti, ma finora nessuno (ore 14 di venerdì 18) sembra avere preso di petto la notizia sulla povertà lucana, così come diffusa dalla CGIL, tantomeno il governatore Vito Bardi e il presidente del consiglio regionale Cicala, rapito –a quanto pare- dalle polemiche interne all’assise. Dicevamo, però che neanche dal centrosinistra sembra arrivare qualche segnale di vita. Sarà perché Summa e Achilli tirano in ballo anche loro. Il resto le leggerete, in dettaglio all’interno.

Verrebbe da concludere che in Basilicata, in barba al romanzo di HG Wells o ai film di Robert Zemeckis con Michel J Fox, la macchina del tempo è già una realtà. Purtroppo.

Ps. Partecipando a un incontro di Confindustria, Bardi ha dichiarato che gli imprenditori lucani hanno pagato a caro prezzo il costo della pandemia, ma che il nostro tessuto imprenditoriale è “sano”. Ha inoltre detto di aver profuso il massimo impegno per integrare, a volte anticipandoli, gli interventi statali di sostegno all’economia nella fase di emergenza, aiutando le fasce più fragili della società regionale. Ha poi parlato del piano strategico regionale che "resta un impegno fondamentale, che speriamo di poter portare a termine in tempi brevi ".

Fate piano, non vi affaticate troppo.

 

 

 

Walter De Stradis