editoriale1606

Cari Contro-Lettori,

va bene i “tagli” ai vitalizi e alle indennità, ma POI? Cosa succede? La domanda non è peregrina perché, secondo un vecchio adagio popolare, ciò che ti cade dalla bocca non è perso se ti finisce in seno. E siccome Mamma Regione è piuttosto popputa, meglio sempre verificare. Ed ecco che la prima Commissione regionale (Affari Istituzionali), presieduta da Piero Lacorazza, ha audito il presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero, in merito alle procedure da attivare in attuazione di due norme approvate nei mesi scorsi, atte a destinare a iniziative sociali e di solidarietà i circa 270 mila euro all’anno risparmiati con la riduzione dei vitalizi e delle indennità dei consiglieri. «I risparmi ottenuti con la riduzione degli assegni vitalizi –ha spiegato il buon Vitosono destinati, al termine di ogni esercizio finanziario, per il 20 per cento al bilancio regionale (il “SENO” di cui sopra???), per il 30 per cento, pari a 18.605,22 euro all’anno, a iniziative di solidarietà ovvero culturali individuate dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e tra queste si prevede l’organizzazione di eventi per la giornata mondiale per le persone con disabilità. Ancora –ha aggiunto– i risparmi ottenuti saranno destinati per il 40 per cento, ovvero 24.806,95 euro all’anno, al progetto ‘Basilicata 2019, Parco Culturale’ per sostenere iniziative promosse dai Parchi letterari e dalle Fondazioni culturali partecipate dalla Regione Basilicata; e per il 10 per cento, 6.201,74 euro all’anno, alla costituzione di un fondo per acquisire ulteriore patrimonio del poeta Leonardo Sinisgalli nonché per supportare la Fondazione a lui dedicata nell’assistenza legale necessaria per evitare il blocco editoriale della sua opera, che perdura da oltre venti anni». Secondo il presidente, gli ulteriori risparmi disposti per legge (la riduzione del 10 per cento dell’indennità di carica e il taglio all’indennità di funzione, che ammontano a 218.300 euro l’anno), integrati «dalle eventuali (molto EVENTUALI, aggiungiamo noi) “rinunce volontarie! (!!!) effettuate dai consiglieri, confluiscono in un apposito fondo le cui finalità sono definite dall’Ufficio di Presidenza», A quel punto, è stato spiegato, si “terrà conto” del “parere” dei cittadini lucani (il modo lo si sta ancora ultimandolo) per “definire insieme” (TROPPA GRAZIA SANT’ANTONIO): attraverso “il sito” i sudditi/elettori/ contribuenti dovranno quindi “decidere” tra “sostegno alla povertà, della scuola, dello sport o della promozione dei siti culturali”. «In ogni caso – ha concluso il buon Vito bisognerà anche decidere se utilizzare subito i fondi già risparmiati nel 2018». Insomma, cari contro-lettori, come si dice: occhio alla penna. E anche al “sito”.


Walter De Stradis