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Cari Contro-Lettori,

gli antichi Romani solevano usare la locuzione “panem et circenses” per richiamare quella strategia politica che mira a tenere “buono” il popolo con “cibo e divertimenti”, utilizzati pertanto come “armi di distrazione di massa”.

La politica lucana, tuttavia, non è in grado di fare manco questo. Passi per il “pane” (nessuno oggi è così ingenuo da aspettarselo veramente da chi ci governa), ma se persino i “circenses” diventano un problema, allora siamo davvero, davvero, nei guai.

Tutto ciò si evincerebbe leggendo le dichiarazioni del sindaco di Potenza riportate a mezzo stampa, riguardanti il mancato arrivo dei fondi regionali destinati alla Parata dei Turchi, che lo avrebbe spinto a farne richiesta direttamente al Ministero.

«Ma che vuoi fare», commentano già i maligni sotto i portici di Piazza Prefettura «quelli della Regione forse sono soddisfati dell’esito della “distrazione di massa” fatta a suon di bonus gas, e quindi per loro può anche bastare quella. E poi, si sa, anche se la giunta comunale di Potenza è di un altro colore, i fondi per i Turchi arriveranno, prima o poi. Quindi, basta lamentarsi».

E in effetti, forse, è davvero così: la vera Festa la fa il popolo potentino, a prescindere che i cordoni della borsa di Palazzo si allarghino o si restringano, o che le manine della politica cerchino (o meno) di spostare o aggiungere pedine nello scacchiere della rappresentazione folkloristica.

Nei giorni dedicati al suo Santo la Città si ritrova una volta tanto unita, cementata nei ricordi collettivi, di piazza e di focolare, avvolta in una riviviscenza che –se ben incanalata- può fungere de fluido lubrificante e da benzina per i mesi successivi.

E allora, oggi e per sempre, che siate credenti o meno, Viva San Gerardo, San Gerardo Superstar.

Walter De Stradis