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Cari Contro-Lettori,

chi scrive, domenica scorsa è stato ospite di una bella trasmissione di Radio Vulture, nel corso della quale i colleghi di Rionero hanno riferito di essere stati particolarmente colpiti (e stupiti) dall’intervista rilasciata a questo giornale, un paio di numeri fa, dall’Associazione Centro Storico di Potenza, e in particolare dal suo titolo (un virgolettato delle dichiarazioni rilasciateci): «L’alcool, l’ultimo “aggregante sociale” rimasto nel centro storico di Potenza».

A distanza di qualche giorno, anche chi scrive è rimasto particolarmente “colpito” (e stupito), da una notizia diffusa dal Comune, che vorrebbe il Capoluogo candidato a “Capitale dei Giovani 2024” (un bando ministeriale). Avete letto bene. Tale candidatura, con invidiabile faccia tosta, è stata annunciata mercoledì scorso alla Galleria Civica, Palazzo della Cultura, Sala dell’Arco, allo scopo di: «essere sempre più attenti ai giovani, universitari, studenti e comunque giovani in generale, tra i 15 e i 35 anni, quelli grazie ai quali, potremo pensare e realizzare la nostra città del futuro». Parola di assessore.

Sia chiaro, iniziative di questo tipo sono sempre meritorie (e si confida siano occasione, finalmente, per lavorare seriamente sui temi), ma il sospetto di “faccia tosta” municipale nasce da (almeno) un paio di riflessioni (se si escludono, ovviamente, faccenducole come disoccupazione ed emigrazione giovanile galoppanti).

La prima è la seguente, semplice e lapidaria: qualcuno ricorda, per caso, “Potenza Città Europea dello Sport???”.

La seconda riflessione nasce anch’essa spontanea (come avrebbe detto Lubrano), se si pensa al comunicato stampa che –ironia della sorte!- è stato diramato dalla Polizia, il giorno dopo l’annuncio del Comune: «Centro storico: la Polizia di Stato ha deferito all’Autorità Giudiziaria due diciottenni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente». In sostanza, insospettiti dalla pronta “fuitina” di due giovani (che, alla vista delle uniformi, da via Rosica sgattaiolavano in via IV Novembre), i poliziotti li hanno controllati e quindi trovati in possesso di droga (hashish) e di una mazzetta di soldi (550 euro). Un ormai “tipico” fatto “minuto” dei vicoli della parte vecchia di Potenza.

Che dire, questa giunta Guarente è anche sfortunata, i suoi annunci vengono uccellati il giorno dopo, dai crudi fatti.

Non è certo un caso, infatti, se sei minuti (e si sottolinea sei!) dopo il succitato comunicato della Polizia di Stato, ne sia arrivato un altro, particolarmente significativo, della Prefettura di Potenza: «Approvato il Piano coordinato di controllo del territorio della provincia di Potenza. Disposti, nella stessa riunione, servizi interforze “ad alto impatto” nel centro storico del capoluogo». E così apprendiamo che (tra le altre cose) per la Città di Potenza, il nuovo Piano coordinato di controllo del territorio potrà anche avvalersi delle importanti potenzialità offerte dalla tecnologia, grazie all’implementazione del sistema di videosorveglianza, con l’installazione di 22 nuove telecamere (11 nel centro urbano e 11 nelle contrade, che andranno a integrarsi con quelle già esistenti), per le quali il Ministero dell’Interno ha assicurato, proprio nei giorni scorsi, un finanziamento di € 250.000,00, nell’ambito del P.O.C. - Programma Operativo Il Prefetto Campanaro ha inoltre disposto, a partire dal questo fine settimana e con cadenza periodica, servizi interforze “ad alto impatto” nel centro storico, finalizzati al contrasto alla vendita a minori di bevande alcoliche e allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti. Che dire, menomale che il Prefetto c’è. Sul versante politico-amministrativo, invece, prima di sparare candidature a caso, la Potenza “dei giovani” –da qui al 2024- merita un quantitativo di lavoro e di riflessioni, a 360 gradi, che si annuncia di proporzioni quantomeno “bibliche”.

E così sia.

Walter De Stradis