caricontrotarvino.jpg

 

 

 

Cari Contro-Lettori,

naturalmente non è mancato chi, nel notare questa foto postata sulla pagina Facebook del nostro Presidente della Regione, ha commentato laconicamente «…tarallucci e vino», andando dunque concettualmente ben oltre il significato della kermesse, una delle tante, ultimamente, a cui Il Generalissimo si concede di partecipare (in questo caso Vinitaly a Verona – ndr).

Che dire, siamo in primavera, il freddo comincia a fare marcia indietro, le restrizioni del Covid si sono allargate, siamo vicinissimi alla Pasqua, e i Lucani hanno una grande –e più che giustificata- voglia di uscire, di andare a mangiare fuor di porta, ma anche semplicemente di riversarsi nelle vie del Centro. E vuoi –dunque- che il nostro massimo rappresentante istituzionale locale non se ne vada trotterellando fra Veronafiere e BIT di Milano? Suvvia, che sia concesso anche a lui di divertirsi e rilassarsi un po’, dopo il duro lavoro svolto qui in Basilicata. Che poi, se quando torna, decide finalmente di spiegarcelo, questo duro lavoro, gliene saremmo grati. E cioè, dopo aver distribuito il pane, i pesci, il vino e i tarallucci ai suoi accoliti della (terza) giunta, che questo Governatore eletto con afflato quasi messianico da un popolo assetato di “cambiamento”, ci dica quante aziende sono nate, quanti lucani hanno trovato lavoro, quanti giovani –rispetto al passato- hanno deciso di NON andarsene dalla Basilicata; cosa è stato fatto, coi soldi del petrolio per lo sviluppo (e non per foderare le pieghe di bilancio); cosucce di questo genere insomma.

Già, perché, se dovessimo dar retta –ma tanto per dirne (solo) una- a un comunicato del consiglierete regionale Baldassarre, assessore per una settimana, le “ciambotte” politiche relative al tormentato rinnovo dell’esecutivo regionale stanno avendo esiti da comica (finale?) da cinema muto (e menomale, perché sennò sai gli insulti dalla galleria!).

Certo, le considerazioni del baldo dottor Baldassarre vanno prese con le dovute pinze, perché il nostro forse è un tantinello risentito, per aver perso la poltrona assessorile (dopo aver, all’uopo, cambiato e ri-cambiato agevolmente casacca) dopo che manco vi ci si era seduto sopra, ma –se verificato- quel che afferma è grave (oltre che tragicomico). A suo dire, infatti, in quelle poche ore da membro della giunta con delega all’agricoltura, il Nostro era riuscito a reperire 10milioni di euro (ma non dice dove) per il mondo agricolo lucano, già allocate in bilancio, peraltro. Ora, dice sempre l’ex assessore, di quei soldi non si capisce bene il destino, visto che con Coldiretti il 21 aprile prossimo si dovrà NUOVAMENTE discutere proprio di risorse da trovare.

Non resta da fare che un ragionamento accademico: 1) se quel che dice Baldassarre è vero (e ciò, per inciso, farebbe di lui una specie di insospettabile Doctor Strange del reperimento delle risorse!), i titillamenti politici di Bardi (giunta sì, giunta no, tizio dentro, tizio fuori, poi di nuovo dentro) hanno come immediato effetto un certo tipo di disastri economici. 2) Se ciò che l’ex assessore afferma, invece, non è vero e/o è impreciso (come sostiene l'assessore che gli è subentrato, Cupparo), è comunque la dimostrazione del Caos (che somiglia tanto a Casino), della confusione, del parapiglia generale in cui il buon Generale (scusate il gioco di parole) ha gettato questa regione: Che però non è fatta solo di assessori o di aspiranti tali, ma anche e soprattutto di semplici cittadini. Poveri noi.

…e Buona Pasqua a tutti.

Walter De Stradis