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Cari Contro-Lettori,

accade che un neo-sindaco importante di un comune importante si rechi dal presidente della Regione, Vito Bardi, per sottoporgli alcune, urgenti, problematiche riguardanti il suo paese e tutta l’area circostante. Dopo un pochino, giusto un pochino, di anticamera, al primo cittadino viene finalmente data udienza. Il Generale ascolta, annuisce, dà rassicurazioni (ovviamente) circa un suo supporto, ma aggiorna la discussione a un secondo momento, dopo che avrà parlato, cioè, con l’assessore di riferimento. Quale sia questo assessore però, è dato supporre, non lo sa bene neanche lui, visto che (dà a intendere che) c’è da fare prima un (problematico) rimpasto in giunta regionale e, al momento, del doman non v’è certezza, come dice il Poeta.

Al sindaco in questione (e idealmente a molti altri come lui), non resta che re-infilarsi in macchina, ingranare la marcia e tornarsene al suo paesello (che paesello non è) in attesa che lì a Potenza, nel palazzo della Regione, si sistemino bene le statuine sulla scacchiera, confidando che lo schieramento regga.

Il sindaco in questione è quello di Pisticci, in provincia di Matera, che nell’intervista a pranzo di questo numero ci ha descritto quelle che possono essere le “ansie” di quelli come lui, ovvero gli amministratori a diretto contatto coi cittadini, che sono ancora in attesa di capire “con chi” devono parlare. Sempre il dottor Albano ha spiegato, infatti, che stante anche il “magic moment” rappresentato dal Pnnr, ora bisogna più che mai “correre e non marciare”, concetto che lui stesso ricorda sempre ai suoi assessori, manco fosse un sergente dei marines che insegue, motteggiandola, la sua truppa al trotto.

Ma, a quanto pare, c’è un “Palla di Lardo” (per citare un celebre film di Kubrick) in quasi tutti gli schieramenti (militareschi), e a volte, anche più d’uno, se pensiamo che la giunta attuale –dice sempre Albano- appare piuttosto “statica”.

Essì che lo stesso Bardi, alcuni giorni fa, aveva salutato con favore il ritorno del Giro d’Italia in Basilicata, ma allo stato attuale –se è lecito paragonare il transito della giunta in carica a una cosa ciclistica- più che i fasti di Coppi e Bartali sembra di rivedere lo spompatissimo ragionier Fantozzi che tenta più volte una salita al cardiopalma nella gara aziendale organizzata dal solito megadirettore. E ancora, sempre a proposito della “corsa” al Pnnr, «Non vorremmo che si traducesse in un pretesto per dare corso a forme di reclutamento al di là e al di fuori dei piani dei fabbisogni assunzionali, aprendo il varco a qualche postificio dell’ultima ora», ammonisce il segretario generale Fp Cgil di Potenza, Giulia Pia Scarano, a detta della quale «Sorprende infatti la delibera approvata in giunta il 29 ottobre, con la quale viene approvato uno schema di avviso pubblico di selezione per il conferimento di tre incarichi di collaborazione esterna. (…) La Regione sembra dunque dimenticare che a questo scopo dovrebbero arrivare in Basilicata, nell’ambito del reclutamento di personale dedicato alle politiche di coesione, 119 unità tra aggregazioni di Comuni, aree interne, Comuni capoluogo, Province e la Regione stessa, dove dovrebbero approdare 4 unità con vari profili destinati all’autorità di gestione dei programmi. E su questo vorremmo sapere a che punto sono queste nuove assunzioni, se il personale in questione abbia preso servizio e dove sia stato assegnato. (…) Torniamo a chiedere un cambio di rotta vero. Piuttosto che concentrare la propria attenzione su fantomatiche procedure comparative per l’attivazione di collaborazioni esterne, si proceda con immediatezza all’avvio delle procedure concorsuali per il reclutamento di personale in pianta stabile per colmare vuoti ormai strutturali dando immediata e concreta attuazione al piano assunzionale».

E scusate se è poco.

Walter De Stradis