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Cari Contro-Lettori,

 

 

la “questione morale” (e forse non solo) sollevata da Bardi in consiglio regionale, lascia sperare che il Governatore abbia finalmente preso coscienza che la Politica non è certo qualcosa che si può maneggiare nei ritagli di tempo, nel mentre c’è invece chi si adopera –diciamo così- h24, coi risultati che sembrano aver spinto il Presidente a risentirsi pubblicamente, a rimarcare che “chi ha incarichi istituzionali deve essere da esempio” e a promettere che Nei prossimi giorni, dopo una meditata riflessione, anche attraverso un confronto con i principali protagonisti della vita pubblica lucana, darò dei segnali in tal senso”.   

In attesa dei segnali e della meditata riflessione del Generale, c’è chi, come il Presidente dell’ITS “Efficienza Energetica”, lamenta che «La Regione Basilicata non riesce a utilizzare tutti i fondi destinati agli ITS: noi abbiamo fatto più volte richiesta per poterne parlare e capire se e come possiamo utilizzarli». Per inciso, gli ITS sono Istituti Tecnici Superiori, che per volere di Draghi si apprestano a divenire le “Università delle Professioni”. Domanda: quelli dell’ITS lucano sono stati finalmente ricevuti in Regione? Risposta: no. Motivo? «Perché la persona di cui stiamo parlando è dimissionaria.(Leggi Cupparo ndr). Siamo in attesa di capire chi è il successore, per incontrarlo e avere informazioni dirette».

Spiace dirlo, ma è questa la (Regione) Basilicata di oggi. Non c’è dunque solo una questione “morale” di comportamenti che Bardi verificherà se semplicemente furbetti, inopportuni o peggio ancora, ma c’è tutto un meccanismo che pare principalmente piegato a risolvere questioni interne di partito e/o di equilibri di forze, mentre i Lucani, compresi quelli che hanno la volontà e gli strumenti per creare lavoro, sono lì che attendono fuori della porta, sperando che qualcuno spieghi finalmente chi è assessore e chi non lo è più, sperando che cessi una volta per tutte il comportamento di chi interrompe la partita portandosi via il pallone, poiché lo ritiene suo.

Tutto questo porta, comprensibilmente, il presidente ITS (ancora lui), a chiosare: «In Basilicata è il lavoro, quello che manca». Domanda: quello dei giovani? «No! Mi riferivo al lavoro di chi sta nelle istituzioni!».

E questo è quanto.

«La stragrande maggioranza dei lucani vuole una classe dirigente che sia all’altezza dei compiti e dei ruoli. Essere classe dirigente non comporta solo onori, ma è soprattutto un onere, da sopportare con fatica, dedizione ed esempio».

Dice Bardi.

E se lo dice lui.

Buon weekend a tutti.

Walter De Stradis