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Cari Contro-Lettori,

ben trovati.

Che dire, a margine di un’estate da bollino rosso, occorre citare la regina del giallo, Agatha Christie.

“…e poi non si dimise nessuno”, potrebbe essere infatti un titolo riassuntivo dei “brividi” d’estate che sono corsi sulla schiena del Lucano che, sotto l’ombrellone o meno, scorreva le ultime notizie sui giornali o sul telefonino.

E infatti è così: degni dei “Dieci piccoli INDIANI” della scrittrice inglese (il romanzo in questione da noi è conosciuto anche col titolo “E poi non rimase nessuno” – ndr), i protagonisti delle cronache agostane hanno praticamente fatto finta di niente (almeno, finora) delle polverose e roventi polemiche che li hanno riguardati e sono tutti ancora saldamente al loro posto.

Sai che novità, si direbbe, al netto del fatto –però- che i Lucani hanno una volta di più appreso che in questa regione si può tranquillamente essere dirigenti di alto profilo istituzionale, percepire lauti stipendi, e poi andare la sera tranquillamente su Facebook e digitare o condividere frasi o immagini che definire di dubbio gusto è forse poco (e questo è chiaramente un discorso “bipartisan”). Il tutto, in barba all’aplomb che deriverebbe dalla fortuna –e sottolineo fortuna- di ricoprire coi propri fondoschiena siffatte poltrone del potere (fortuna, e stipendi, che tutti gli altri Lucani non hanno, chiaramente).

Così come si scopre (e questo forse è il meno) che si può anche essere dirigenti regionali nella Cultura e recitare il ruolo della fata in uno spettacolo (la questione dibattuta è sempre l'opportunità) sul cui manifesto ci sarebbe comunque il loghetto della Regione, scatenando pure le ire della consigliera delegata (da Bardi) alla Cultura stessa.

Per non parlare ovviamente della cosa più eclatante (stante comunque la presunzione d’innocenza) ovvero di quelle notizie circolate su indagini della Procura che riguarderebbero pezzi grossi (anche qui bipartisan) della politica locale, che al momento sembrano soffiate via come il vento caldo dell’estate di cui cantava Alice.

Nessuno ha fatto neanche finta di dimettersi, né tantomeno chi ne ha il potere ha fatto finta di voler prendere provvedimenti.

Non ce ne vogliano la Christie o Hitchcock, ma evidentemente, i maestri del Brivido (d'estate) sono ben altri.      

    

Walter De Stradis