editoriale1905

Cari Contro-Lettori,

gli scrittori “beat” (di tutte le epoche), i poeti a secco di ispirazione e i cantautori spompati a volte ricorrono a un trucco letterario abbastanza banale: “ritagliano” (a volte materialmente) da libri o giornali alcune frasi a caso e le incollano –altrettanto a caso- fra di loro. Non di rado ne escono dei periodi (o dei versi) quasi di senso compiuto. E il gioco è fatto. Provateci. Noi lo abbiamo fatto. Essendoci capitata tra le mani la copia (reperita sulla solita, provvidenziale, bancarella), di un vecchio e polveroso libro di Giulio Andreotti (“Onorevole stia zitto”, Rizzoli, 1987), abbiamo pensato di fare più o meno lo stesso. Il testo (abbastanza noto), ha come sottotitolo “Montecitorio: interruzioni, battute, battibecchi sentiti da vicino”. La cosa era golosa, e pertanto abbiamo subito sfogliato l’ingiallito volume alla caccia di nomi e personaggi lucani. Ed ecco il “taglia e incolla” che ne è uscito fuori all’impronta. Si tratta di frasi pronunciate decenni e decenni fa (che pubblichiamo in ordine di apparizione nel libro), ma ditemi voi se non sembrano scritte ieri.
Buona lettura.

-------- 21.1.1969
EMILIO COLOMBO, ministro del Tesoro: Nessuna forza politica, ma solo l’anarchia e la contestazione globale possono trarre alimento da un rapporto tra maggioranza e opposizione che non sia quello proprio di una costruttiva dialettica parlamentare.
LUCIO LIBERTINI: Forse l’anarchia andrebbe bene.
EMILIO COLOMBO: Per lei può darsi, per me no.
LUCIO LIBERTINI: Un uomo che non ha questa stella polare è un uomo a metà.
SANDRO PERTINI, presidente della Camera: Adesso lasci stare la stella polare, onorevole Libertini. Io le auguro di andare nello spazio, così rimarremo un po’ tutti tranquilli. Poi ci manderà a dire che cosa succede lassù. (Ilarità.)
-------- 20.10.1947
FRANCESCO SAVERIO NITTI: Avremo le regioni e saranno la rovina dell’Italia. (Commenti e proteste.)
UNA VOCE: Questa volta, onorevole Nitti, lei è pessimista.
FRANCESCO SAVERIO NITTI: Lo vedremo. Ma la questione non è esaurita.
-------- 7.10.1960
EMILIO COLOMBO: Nemmeno nel Vangelo l’ingenuità è considerata come una virtù.

Walter De Stradis