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di Walter De Stradis

 

 

 

Voce roca e frasi molto concise e calibrate, da luglio del 2020 l’agronomo, dipendente pubblico e sindacalista Cgil Michele Catalano è il presidente di Federconsumatori Basilicata Aps.

Com’è noto si tratta di un’associazione (costola della sigla sindacale) di promozione sociale senza scopo di lucro, che ha come obiettivi prioritari l’informazione e la tutela di consumatori e utenti.

d: Come giustifica la sua esistenza?

r: E’ un’esperienza al servizio degli altri.

d: Le Feste si sono appena concluse. E’ costato di più questo natale ai consumatori lucani? Ci sono state delle “sorprese”?

r: Iniziamo col dire che i prezzi al consumo sono aumentati, dall’energia al panettone, il simbolo del Natale stesso. Il pranzo festivo è scuramente venuto a costare di più.

d: Solo a causa degli effetti della Pandemia?

r: I prezzi sono lievitati a causa del costo delle materie prime -come il grano- e dell’energia.

d: In riferimento ad agricoltura e zootecnia pare che il rialzo del costo delle materie prime abbia raggiunto il massimo da dieci anni a questa parte. E’ inoltre puntualmente scoppiata “la guerra del latte”: come fare in modo che non vi siano ripercussioni negative sui consumatori?

r: Innanzitutto mirando alle produzioni tipiche del territorio, in quanto non pagano lo scotto dei passaggi che ci sono nella filiera della grande distribuzione. Quindi ben vengano i mercati contadini, anche nelle città come Potenza.

d: Il Programma di Sviluppo Rurale della Basilicata 2014-2022 ha conseguito l’obiettivo di spesa previsto al 31/12/2021; è stata superata la soglia del cosiddetto “disimpegno automatico” delle risorse comunitarie. A comunicarlo è il vicepresidente e assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Francesco Fanelli. Per risarcire le imprese dalle perdite di fatturato subite a causa della pandemia sono stati impiegati 10 milioni di euro a favore di oltre 3.000 aziende. Quindi, in agricoltura, tutto bene, Madama la marchesa?

r: Per quanto riguarda i consumatori sì e no. Per quanto riguarda i produttori agricoli, diciamo che quelli che citava lei sono interventi “spot” per calmierare le perdite sicuramente avute a causa del Covid (e a causa del distanziamento sociale, vedi agriturismi), e presenti ancora oggi con le varianti. Per i consumatori c’è stato però un aumento di “reddito risparmiato”, proprio in conseguenza della minor vita sociale e del maggiore utilizzo dell’e-commerce.

d: L’asporto e le consegne a domicilio sono dunque cresciute, ma in cosa occorre stare attenti?

r: Sempre al legame col territorio. Bisogna conoscere bene i ristoranti e rivolgersi principalmente presso chi utilizza prodotti locali.

d: Il consumatore oggi è quindi chiamato ad avere un tipo di attenzione diversa.

r: Una consapevolezza diversa, legata all’ambiente in cu vive e lavora.

d: L’inizio anno che si profila all’orizzonte sembra nascondere già delle insidie…

r: Lo stiamo già vedendo, con bollette e quant’altro che stanno schizzando; c’è inoltre un aumento, moderato, dei costi per l’alimentazione.  

d: Su tutto grava sempre la situazione Covid: il suo predecessore (Rocco Ligrani) proponeva –un anno e mezzo fa- di fornire tamponi e mascherine in forma sempre gratuita e per tutti. Lei concorda?

r: Un intervento dello Stato contro le speculazioni è necessario. Sulle mascherine Ffp2 c’è il prezzo calmierato in base all’accordo con le farmacie –non superiore a 0,75 centesimi- tuttavia qualche utente ci faceva notare che in alcuni supermercati è possibile trovarle a prezzi inferiori. Quindi non so quanto il prezzo suggerito da Figliuolo possa essere effettivamente un riferimento.

d: In cosa, nel contrasto al Covid, il sistema sanitario regionale si è mostrato più debole?

r: Nel monitoraggio.

d: I sindaci hanno lamentato l’impossibilità di accedere alla piattaforma dei tracciamenti.

r: Infatti, i primi cittadini hanno serie difficoltà a riscontrare i dati. 

(La Regione ha poi reso noto che la Piattaforma è stata ripristinata - ndr)

d: L’opposizione in Regione (Cifarelli e Pittella) sostiene che l’Unità di Crisi non si riunisce da mesi.

r: In effetti è così, se pensiamo che dopo le dimissioni del direttore Esposito non mi risultano altre riunioni.

d: In base alle segnalazioni e alle lamentele che ricevete, è possibile fare un “tracciamento” delle paure e delle ansie dei Lucani?

r: Certamente sì: grazie a un finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione, abbiamo istituito uno sportello al quale i consumatori possono rivolgersi. Possiamo dire che è cambiato il profilo di chi ci contatta per bollette e tariffe considerate eccessive: prima chiamava chi non poteva far fronte a 600, 700 o 1000 euro di spesa; oggi si rivolgono a noi persone che hanno problemi con bollette di 100 o 200 euro! E’ vero che il Governo ha stanziato dei fondi per la dilazione delle bollette, ma vanno pagate comunque, pena il distacco del servizio. Bisogna porre comunque attenzione ai consumi, quindi capire come poter spendere di meno ed evitare gli sprechi; e poi trovo interessanti le “comunità energetiche”, come quei condomini che producono energia per i propri bisogni (tramite fonti rinnovabili), ma che possono destinarne una parte a chi vive un disagio (leggi debito) energetico.

d: L’abbassamento di questa soglia “di allarme” nei cittadini implica un aumento del livello di povertà

r: Indubbiamente è così. E aumenta anche il rischio che chi ha un’attività economica si possa rivolgere agli strozzini.

d: Quindi i “professionisti dell’usura” stanno facendo affari?

r: Sì, in effetti, sì. E’ un problema che riguarda le attività economiche, piccoli imprenditori e negozianti, più che le singole persone.

d: Qual è in questo momento la bolletta che desta maggiori preoccupazioni nei Lucani?

r: Quelle dell’Acquedotto, perché vi sono dei dati poco trasparenti, o meglio, che andrebbero spiegati maggiormente, tipo le “perdite occulte”. Alcuni cittadini dalla sera alla mattina si ritrovano un conteggio di consumo elevato e non riescono a capire perché. Quando non si tratta di meri conguagli, si ha a che fare con delle perdite che si verificano sottotraccia, “dopo” il contatore, di cui il consumatore non si rende conto. In questi casi noi di Federconsumatori riusciamo a intervenire e a far abbattere i costi. Poi, sì, ci sono anche le bollette del gas e quelle della telefonia, ove non di rado si verifica l’attivazione di servizi non richiesti.    

d: Quale disagio si vive oggi maggiormente a Potenza?

r: Il trasporto pubblico. Il Comune ha ragione quando afferma che gli autobus vanno in giro vuoti e che le scale mobili le prendono in pochi, ma è altrettanto vero che la programmazione fatta non ha tenuto conto delle esigenze degli utenti (ecco il perché del “vuoto” sui mezzi pubblici). E poi bisognerebbe fare un campagna di sensibilizzazione.

d: E’ periodo dei saldi: quale può essere un sintetico vademecum per sfruttare al meglio questa occasione?

r: Innanzitutto comperare ciò di cui si ha bisogno davvero, evitando il superfluo, e poi gli accorgimenti di sempre, ovvero confrontare i prezzi in vetrina con quelli di prima, e stare attenti a “dove” si acquista: bisogna puntare sulla fiducia con l’esercente.

d: “Comprare lucano”, e non magari in Rete, è sempre e comunque il consiglio giusto da dare?

r: E’ un consiglio giusto, perché i prezzi dei negozi di prossimità sono sempre ottimi; tuttavia nell’abbigliamento non sempre è più conveniente, ma quando si compra nel negozio vicino è bene sapere che si sostiene l’economia locale.

d: Se potesse prendere Guarente o Bardi sottobraccio, cosa direbbe loro?

r: Suggerirei un maggiore ascolto, sia del momento sindacale sia dei cittadini. Al presidente della Regione direi di conoscere meglio la realtà locale, passando più tempo con i suoi “amministrati”.

d: Veniamo ad alcune polemiche, recenti e non, a cominciare dagli stipendi dei direttori delle aziende sanitarie…

r: E non solo quelli. Ci sono anche i compensi dei dirigenti generali in Regione a di altre figure apicali. E’ una questione che in punta di diritto è però consentita.

d: E in punta di opportunità?

Questo lo giudica il cittadino, e il cittadino in effetti ha problemi a capire (sorride - ndr)…il perché dell’elargizione di un certo stipendio e in raffronto a che cosa.    

d: E invece la questione dei “napoletani” alla Regione? Le scuole di pensiero sono due: c’è chi afferma che vanno bene pure i Giapponesi purché siano competenti, e chi sostiene che i professionisti lucani si sentono mortificati.

r: Io sicuramente sposo quest’ultima linea di pensiero. In Basilicata i professionisti capaci di dare risposte ai cittadini nell’ambito del governo della cosa pubblica ci sono eccome.  

d: Il film che la rappresenta?

r: “Top Gun”.

d: Il libro?

r: “I malavoglia” di Verga.

d: La canzone?

r: Adoro il pop anni 80, e quindi direi “La isla bonita” di Madonna.

d: Mettiamo che fra cent’anni alla sede di Federcomsumatori a Potenza scoprono una targa a suo nome: cosa le piacerebbe ci fosse scritto?

r: «E’ stato uno di noi».