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di Antonella Sabia


A Natale, sotto l’albero, non sempre si desiderano regali, talvolta i desideri più grandi sono quelli rivolti alle proprie comunità. E se pure sono trascorsi solo due mesi dal suo arrivo presso la Parrocchia Santa Maria della Speranza di Bucaletto, don Luigi Sarli, sembra avere idee molto chiare su quali sono le necessità del quartiere. E dopo mesi e mesi di lavoro, inizia a prendere forma la nuova chiesa di quartiere, come mostra la foto di un utente Facebook.

d: Quale “regalo” vorrebbe trovare nella nuova chiesa? Qual è il suo auspicio?

r: …che la gente ritrovi la fede. Sono arrivato da poco, ma sapete meglio di me, Bucaletto è un quartiere un po’ particolare, con il passare del tempo lo sto vivendo da vicino. Mi piacerebbe però che le persone si riavvicinassero al vero senso del Natale.

d: Da quanto tempo è parroco a Bucaletto?

r: Ho fatto ingresso a Bucaletto il 12 settembre.

d: Cosa ha trovato al suo arrivo? La chiesa si è svuotata dei suoi fedeli?

r: C’è sicuramenteuno scollamento tra la parrocchia e la comunità, è una delle cose che ho notato sin da subito. La gente è sfiduciata e recuperarla non sarà facile. Sto cercando di fare un lavoro di ricucitura, ma ci vuole tempo.

d: Quanto sarà importante avere un nuovo luogo di aggregazione, in un quartiere troppo spesso alla ribalta delle cronache?

r: Credo che la parrocchia, almeno per come è concepita da parte nostra, potrebbe essere un buon contenitore, e non solo, potrebbe essere un punto d’incontro. A Bucaletto, se vogliamo, non c’è un posto dove potersi ritrovare, e questo è spaventoso.

d: Tra quanto tempo, quindi, sarà consegnata la Chiesa?

r: Contiamo di poter entrare nella nuova Chiesa molto prima di Pasqua. Speravamo di fare in tempo per questo Natale, ma purtroppo non riusciremo perché bisogna risistemare gli esterni e con questo tempo è sicuramente difficile. Inoltre sarà necessario effettuare tutti i collaudi del caso, trattandosi di un edificio pubblico.

d: Possiamo dire che la nuova Chiesa segnerà un nuovo inizio per il recupero dell’intero rione?

r: Credo di sì, la Chiesa ha investito in questo e ci crede fermamente. Adesso aspettiamo le Istituz