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di Walter De Stradis

 

 

 

Non vuol sentire parlare di atavica “sfortuna” dei Lucani, bensì di “rassegnazione”. Già solo dal punto di vista turistico, dice, la vicina Puglia ci dimostra, ad esempio, di avere un altro passo.

Parola di Andrea Bernardo, avvocato lucano residente a Bari, presidente (facente funzioni) di Anci Basilicata (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e sindaco (al terzo mandato) di Colobraro (Mt), paese che si porta misteriosamente dietro una fama, per così dire, “cabalistica”.

Per inciso, approvato il regolamento delle elezioni (essendo venuto meno in corsa il Presidente), il nuovo vertice Aci verrà eletto all’interno del direttivo, composto da 22 membri. La data della votazione è il 22 luglio.

d: Presidente, togliamoci subito il dente. Essere il sindaco di “quel paese” ha mai comportato per lei, magari anche in ambiti istituzionali, episodi o battute seccanti o inappropriate? La infastidisce quando qualcuno, come me in questo caso, tira fuori il discorso “sfortuna”?

r: C’è stato un momento in cui ‘sta storia della malasorte in effetti aveva stancato. Ma da qualche tempo in qua facciamo buon viso a cattivo gioco e, anzi, l’abbiamo saputa trasformare in una risorsa turistica, anche simpatica, con le notti “dei Rituali Magici” a Colobraro.

d: Ma da dove nasce questa nomea di paese che porterebbe sfortuna?

r: C’è chi dice si debba all’infelice frase di un nostro concittadino, che una volta avrebbe preconizzato la caduta di un lampadario (se così fosse, la “nominata” avrebbe però dovuto prendersela solo lui!); fonti più attendibili, invece, fanno risalire il tutto alle ricerche e alle pubblicazioni di Ernesto De Martino circa le fattucchiere e le “masciare”, che a quell’epoca c’erano a Colobraro.

d: Ma la ricerca di De Martino si riferisce a molti paesi lucani!

r: Sì, ma sulla copertina di “Sud e Magia” c’è la famosa foto di Pinna raffigurante una “masciara” di Colobraro, e allora…

d: Capisco. Passiamo ad altro. In riferimento alla questione della presidenza di Acquedotto Lucano, abbiamo appreso che c’è stato un “via vai” di sindaci dalle parti della Regione. Molti di loro avranno quindi incontrato Bardi; finalmente, visto e considerato che sui precedenti numeri di Controsenso, non pochi primi cittadini avevano lamentato questa mancata “conoscenza” col vertice della Regione.

r: Come sindaco, io non ho mai cercato il Presidente, ma in effetti, come Anci all’inizio abbiamo avuto delle difficoltà di interlocuzione. Con l’arrivo della Pandemia, però, i rapporti sono divenuti constanti, anche se non sempre facili, per tutta una serie di cose. Tuttavia la situazione con Anci è tranquilla, Bardi e assessori in questo momento “a domanda rispondono”. Il punto però è che non sempre soddisfano le nostre esigenze, ma in verità la stessa cosa spesso si verifica anche nel rapporto sindaci-cittadini. In questo caso noi sindaci siamo come i cittadini. Aggiungo che Bardi un mesetto fa ha inviato una richiesta d’incontro a tutti noi, quindi non capisco bene dove sia il problema: nel mio caso, come presidente facente funzioni di Anci, mi ha sempre ricevuto con celerità.

d: Diceva però “Il punto è che non sempre soddisfano le nostre esigenze”.

r: Ad esempio i sindaci dell’assemblea Egrib chiedevano che la Regione mettesse più risorse di bilancio, onde evitare l’aumento delle tariffe dell’acqua (ma in quel caso rispose l’assessore Rosa, che era presente). Oggi (lunedì) abbiamo un incontro con Fanelli e Musacchio per rivedere il discorso forestazione…A volte però accade che i nostri desiderata (per conto dei cittadini) si scontrino con risposte che parlano di un bilancio regionale che non ha risorse sufficienti…Non è facile. capisco anche la loro posizione.

d: In settimana la consigliera leghista Sileo parlava di difficoltà di bilancio pregresse, da far risalire alle precedenti gestioni. Ma quando un sindaco riceve dalla Regione un “arrangiatevi” come risposta “tecnica”, con quale spirito poi torna dai suoi concittadini?

r: Mah, il morale deve essere sempre alto, sennò è finita. Ad esempio, la delegata del Presidente per le attività culturali, che è proprio la Sileo, ci ha riferito che risorse per queste attività non ce ne sono. Come si torna in paese? Mah, sappiamo bene che in Regione dicono sempre così, ma poi qualcosina esce. Sa, si rivede il bilancio, e alla fine esce qualcosa per l’acqua, la cultura e sono certo anche per la forestazione. I sindaci come me, a quel punto, vanno anche loro a guardare nelle pieghe dei loro bilanci e se necessario aggiungono risorse, pur di tenere in piedi manifestazioni che danno un ritorno turistico molto importante.

d: “Colobraro paese della Magia”.

r: Quest’anno sarà tutti i venerdì d’agosto, nelle due principali piazze del centro storico.

d: Veniamo alla questione Pandemia. Alcuni sindaci lucani affermano di essersi dovuti sostituire al sistema sanitario regionale in molte, forse troppe cose.

r: Abbiamo fatto di tutto, ma non bisogna lamentarsi, perché è stato fatto con gioia.

d: Senza sofferenze di sorta, dunque?

r: Mah, la sofferenza è arrivata dopo, di pari passo con la stanchezza. E’ chiaro che nei piccoli comuni la situazione porta i sindaci a dover accentrare…e a qualcuno questa cosa piace pure, diciamocelo, perché “fidelizza”. (Sorride). Battute a parte, quando c’è stata sinergia tra il medico di medicina generale e il sindaco, i tracciamenti hanno funzionato molto bene. Anche grazie alle “segnalazioni” dei concittadini… è stato un tracciamento di altissimo livello. Sfido città come Potenza e Matera a…

d: Quindi lei dice: “E’vero, noi sindaci abbiamo fatto un lavoro speciale, ma solo noi potevamo farlo”.

r: Solo noi.

d: Quindi nessuno “scarica-barile” sui primi cittadini lucani?

r: Ma no. Il dg Esposito ha più volte chiarito che tutto spettava alla sanità pubblica, ma io dico che la sanità pubblica da sola non avrebbe potuto farcela. Ripeto, certi risultati sui tracciamenti li abbiamo potuti ottenere solo noi, nei nostri piccoli paesi (senza nulla togliere al grande lavoro fatto in realtà con ben altri numeri). Stessa cosa sui vaccini: sugli over 80 abbiamo raggiunto risultati ragguardevoli. Colgo l’occasione per chiedere a Esposito di poter vaccinare gli over 60 in ogni paese.

d: Il suo momento più difficile? Anche umanamente parlando?...

r: Non ce ne sono stati di particolari. So bene fin dall’inizio che il sindaco è “un uomo solo” (ma poi non è nemmeno tanto vero, fra consiglieri, uffici, sostenitori e quant’altro).

d: Se lei potesse prendere Bardi sottobraccio, cosa gli direbbe?

r: Ciò che avrei detto anche ai suoi predecessori: la dovete girare, questa regione. Temo che non ne abbiano granché consapevolezza. Io stesso, quando vengo invitato da qualche parte come Anci, per prima cosa mi faccio un giro. Un giro certo non basta, ma certe cose vanno capite. Le “Basilicate” sono molte. Colobraro è lontanissimo da Potenza, il suo capoluogo di provincia più vicino è Taranto; il capoluogo più vicino a Matera non è Potenza, bensì Bari...

d: Non è che chiedete di essere trasferiti in Puglia?

r: Assolutamente no, anzi, stiamo facendo in modo che siano i calabresi (nord del Cosentino) a chiedere di entrare in Basilicata…ma per amministrare questa regione bisogna CONOSCERLA. E poi, a Bardi e ai suoi chiederei un’altra cosa (che non piace a tutti i sindaci): le royalties, di qualsiasi segno siano (petrolio, Enea, discariche etc.), devono essere estese a TUTTO il territorio lucano.

d: Però un sindaco interessato dalle estrazioni –come già accennato- non sarebbe d’accordo, al pari di chi –per dirne una- si sorbisce già solo gli odori…

r: L’odore e il sapore hanno un prezzo? Ci sono altri vantaggi che hanno questi territori, e che conosciamo bene, no? Io poi non dico di “azzerare”…

d: … ma “sparti ricchezza” poi non diventa “povertà”?

r: No, bisogna individuare dei programmi importanti. Siamo tutti d’accordo sui dieci milioni di euro all’Unibas, no? Tra l’altro con Medicina è capace che diventeranno di più. Dopodiché dobbiamo però anche capire come far arrivare gli studenti di Colobraro all’Università. Guardi, noi abbiamo il FUAL (Fondo Unico Autonomie Lucani), che ha delle risorse palesemente insufficienti, e allora io dico: rimpinguiamo almeno questo. Ed evitiamo “figli e figliastri”, per favore. Come sa, si sono estese le royalties del petrolio a tutti i comuni della cintura, a seguito dell’iniziativa di un consigliere regionale di una parte, ma con questa “geometria variabile” secondo me non ne usciamo bene. Io sono contento di essere entrato nel Senisese, ma non è quello il punto. Se ci fosse qualcosa di più equo, a mio avviso sarebbe a vantaggio di tutti, come con i fondi europei: bandi, avvisi, partecipazioni e cosi via. Chi ne ha ben donde ne beneficia, chi no, sarà per la prossima volta.

d: Concludiamo. Il film che la rappresenta?

r: “Nuovo Cinema Paradiso” e “C’era una volta in America”.

d: Il libro?

r: “Sud e Magia” di De Martino.

d: La canzone?

r: Voglio citare le canzoni che ascolta mia figlia: tutte quelle di Achille Lauro.

d: Mettiamo che fra cent’anni scoprono una targa a suo nome al Comune: cosa le piacerebbe ci fosse scritto?

r: Non lo faranno mai (ride), ma se proprio dovesse essere: «Ti abbiamo voluto bene».