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di Antonella Sabia

 

 

 

Alla già critica situazione sanitaria che da oltre un anno sta affliggendo il mondo intero, vanno sommati i numeri relativi alla povertà, all’impoverimento e all’accentuazione delle diseguaglianze che ci restituiscono una fotografia amara della pandemia sociale che stiamo affrontando.

Lo confermano i numeri contenuti nel Report 2020 della Caritas Diocesana di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo, presentati negli scorsi giorni durante un incontro che è stato anche l’occasione di confronto tra il governatore Bardi e i sindaci del territorio diocesano. L’effetto dirompente della crisi è testimoniato dall’incremento delle richieste di aiuto pervenute nei Centri di Ascolto della diocesi: il 101,7% in più rispetto allo scorso anno. Molteplici le fragilità totalmente inedite, altrettanto numerose quelle già conosciute: oltre la metà delle persone incontrate non si era mai rivolta alla Caritas (il 51,9%).

Il report parla di vere e proprie “ondate” di bisogni, che in qualche modo hanno viaggiato in parallelo con l’andamento stesso dell’emergenza sanitaria. Le conseguenze della pandemia hanno acuito le fragilità di un territorio già fortemente investito dalla crisi economica, si parla infatti di 2474 famiglie ascoltate e sostenute a vario titolo nel 2020, una molteplicità di storie e caratteristiche, difficilmente rapportabili alla situazione antecedente la pandemia.

In generale, sembrano cambiate drasticamente le caratteristiche socio-anagrafiche delle persone incontrate, viene registrato infatti l’incremento degli uomini che richiedono un sostegno, ad oggi il 52,6%, capovolgendo così la tradizionale “barriera” di reticenza che in passato ha sempre scoraggiato la figura maschile nell’esplicitare una richiesta di sostegno. Basti pensare che fino allo scorso anno i dati della rete delle Caritas raccontavano che, le storie di povertà ed esclusione erano affrontate per lo più dalle donne, uniche figure all’interno del nucleo familiare capaci di reinventarsi con maggiore facilità.

Un altro dato rilevante è l’abbassamento dell’età media: aumentati notevolmente i giovani tra i 25 e i 34 anni (oggi il 10,4%, nel 2019 il 7,4%) e quelli tra i 35 e 44, di fatto la fascia di età maggiormente in sofferenza (dal 19,1% del 2019 al 23,9% del 2020). Sono aumentate inoltre le persone nella fascia d’età 65-74, nuclei familiari che hanno dovuto sostenere economicamente anche i figli in difficoltà a causa della pandemia.

In relazione alla sfera lavorativa, il Report ha portato alla luce una “zona grigia”, che comprende tutte quelle storie di occupazioni intermittenti, in bilico tra precariato e lavoro nero, percorsi lavorativi di sottoccupazione e forme contrattuali inadeguate, che sin dal primo lockdown hanno cessato di garantire un minimo di sopravvivenza a tanti nuclei familiari.

Negli anni passati, anche la scolarizzazione influiva notevolmente sui dati, durante l’emergenza sanitaria, invece, anche un discreto livello di istruzione non ha più rappresentato un fattore di protezione: ad oggi, il 4,8% delle persone ascoltate è laureato, il 27,6% ha conseguito il diploma e la percentuale di persone con la licenza media inferiore è del 56% (crolla rispetto alla media del triennio di circa 15 punti percentuali).

Alle richieste di aiuto, i servizi di distribuzione parrocchiali e i 23 Centri di Ascolto Caritas, hanno risposto distribuendo 17.896 pacchi alimentari (lo scorso anno erano 9.000), hanno fruito di un sostegno alimentare il 93,5% delle persone incontrate. Inoltre, in tutto il 2020 gli accessi al servizio Emporio sono triplicati, testimoniando come la progressione dell’emergenza sociale sul territorio abbia mantenuto livelli elevati.

Con l’avvento della DAD si è dovuto far fronte anche all’iniziale mancanza di dispositivi idonei, il sostegno alle spese familiari per la didattica, ha richiesto quindi lo stanziamento di piccoli fondi dedicati per l’acquisto di materiali e libri di testo.

Con l’obiettivo di potenziare e diversificare le modalità di intervento in risposta alle molteplici fragilità rilevate, a maggio 2020 è stato istituito il Fondo Straordinario “Cantiere di Fraternità”, attivo fino a Dicembre 2020, interamente dedicato alle famiglie colpite dall’emergenza, sostenendo in particolare i lavoratori autonomi (il 48% dei beneficiari) e i nuclei in grave difficoltà economica.

I dati, riportati all’interno del report, rappresentano l’occasione per riflettere sulle sfide e i cambiamenti di questo tempo fatto di incertezze, che talvolta ci impedisce di guardare con serenità al futuro.

A questo proposito, la Caritas Diocesana di Potenza, Muro Lucano e Marsico Nuovo apre a possibili strade da percorrere, in particolare sarà indispensabile aprire spazi di pensiero per ridisegnare contesti e luoghi di servizio, per trovare così nuovi approdi di accoglienza e relazione. Sarà poi necessario rimettere al centro la comunità e sostenere la partecipazione, reinventando nuove modalità di animazione. L’obiettivo finale è quello di restituire il desiderio di futuro e la capacità di coltivare sogni e progetti per l’intera comunità.