desiderio21.jpg

 

 

di Antonella Sabia

 

 

Rieletto lo scorso 13 marzo, Leopoldo Desiderio sarà il Presidente del CONI Basilicata anche per il quadriennio 2021/2024. Prima della pandemia il CONI Basilicata si era mosso a 360° mettendo in campo diversi progetti, tra i più interessanti “Un calcio al passato”, con cui si è entrati nelle carceri (tra i primi in italia) a portare ogni giorno uno sport diverso per 4 mesi..con lui abbiamo affrontato qualche aspetto del difficile momento che lo sport sta vivendo.

«Nelle scorse settimane, Malagò, Presidente del CONI, ha concordato con il Commissario straordinario all'Emergenza Covid. il lucano Figliuolo, di mettere a disposizione la sua rete territoriale al servizio dei cittadini. Inoltre, si è parlato della possibilità di vaccinare gli atleti: abbiamo già fatto le prime riunioni con la Federazione Medico Sportiva che ci supporterà nella parte medico scientifica. Tutte le attività sportive stanno pagando il peso di questa pandemia, gli unici che un po’ si sono salvati sicuramente sono gli atleti e le società coinvolte in attività professionistiche. Tutto quello che invece riguarda le serie minori e i campionati giovanili purtroppo hanno subito uno stop, eppure sappiamo che i vivai sono l’anima delle società sportive e successivamente potranno dare i loro frutti, ridare una linfa a tutte quelle associazioni che si occupano di attività sportiva».

D: Cosa servirà al momento della ripartenza a questa società?

R: Sotto la cenere c’è sempre il fuoco, l'Araba Fenice è sorta dalle ceneri e credo che noi avremo la forza e il coraggio di riaprire e ricominciare come prima, qualche cosa sicuramente si perderà ma bisognerà andare avanti. Siamo degli sportivi e sappiamo rialzarci sempre dalle sconfitte.

D: La politica cosa ha fatto e cosa avrebbe dovuto fare?

R: Forse poteva fare qualche cosa in più, ma non bisogna mai buttare benzina sul fuoco, perché secondo me hanno avuto problemi ben più gravi da dover fronteggiare. Credo che successivamente, risolti alcuni di questi, torneremo a risorgere. Avevamo scritto anche noi una settimana fa una lettera in Regione, non appena abbiamo compreso che c’era qualcosa nell’aria che riguardasse i sostegni alle società. Ho chiesto di poterci incontrare e di poter programmare attività di comune accordo e poter garantire qualche sostegno economico a queste società. So che sono tempi duri, ma aspetto fiducioso.

D: Potenza Città Europea dello Sport: un'occasione persa?

R: Spero che a maggio potremmo fare qualche riunione per poter programmare anche questa cosa. A lungo ne abbiamo parlato al Comune e la risposta è stata positiva al 100%.

 

Sostegni agli operatori dello sport: la risposte della Politica

Tra i settori economici più colpiti dalla pandemia, va annoverato certamente quello sportivo. Economici, sì, perché la stragrande maggioranza delle società sportive diventano a tutti gli effetti delle aziende, alle prese con bilanci, spese e introiti, a seconda delle categorie di appartenenza. E se i campionati professionistici hanno avuto il via libera lo scorso autunno per provare a rimettersi in gioco, a pagare le maggiori conseguenze sono state tutte le società dilettantistiche che, dopo un anno di stop, sono allo stremo, senza sostegno e senza possibilità di programmazione. È proprio degli ultimissimi giorni, lo stop definitivo della FIGC al campionato di Eccellenza maschile lucano. E dopo la lettera indirizzata al presidente Bradi, in cui viene lanciato un grido di allarme da alcuni presidente dei massimi campionati sportivi in Basilicata (Potenza Calcio, CMB Matera, Volley Rinascita Lagonegro, Basilicata Nuoto e Olimpia Basket Matera), si è aperto un acceso dibattito politico sull'importanza di mettere in campo uno forzo per un settore che va trattato al pari degli altri e non abbandonato a se stesso.

“Lo sport è importante non solo per i suoi aspetti agonistici, ma anche perché è uno straordinario mezzo di emancipazione e promozione sociale di un territorio. Vanno difese le nostre eccellenze agonistiche per non disperdere un patrimonio di storia della Basilicata che negli anni ha dato lustro alla nostra terra anche fuori dai confini lucani diventando in alcuni casi un motivo di vanto per la Basilicata che sa vincere”, è stato il commento del vicepresidente del Consiglio regionale Polese.

Se il monito, da un anno, è che ‘nessuno sarebbe stato lasciato indietro’, è oggi opportuno considerare la condizione delle società sportive, valutando la predisposizione di alcuni strumenti di sostegno rivolti a questa categoria, non meno importante di altre per il tessuto economico regionale e, in molti casi, unica fonte di sostentamento per numerose famiglie”. E’ quanto sostengono, in una nota, i componenti del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia della Regione Basilicata.

E dal presidente Bardi e dall'assessore Cupparo arriva una risposta con dati e contributi erogati, con il bando “Sport promoturismo Basilicata” e l'avviso per erogare “Misure di sostegno a favore di operatori del settore dello sport”. “La giunta regionale, inoltre, ha proceduto ad agosto 2020 ad approvare il Programma regionale triennale 2020/2022 per lo sviluppo dello sport - dicono Bardi e Cupparo - proprio in una fase nella quale erano sospese le gare e le competizioni ludico-amatoriali con le attività connesse, praticate a livello dilettantistico di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento. Un segnale di attenzione verso il mondo sportivo, con la certezza che saremo pronti con la programmazione non appena le attività sportive potranno riprendere a regime”. E nella stesa serata di mercoledì 24 marzo, è arrivato il sì dalla Quarta Commissione, per la prima annualità del suddetto piano per lo sviluppo dello sport. Il finanziamento complessivo ammonta a circa 670mila euro.

Specie in questa fase che registra ancora la sospensione di numerose attività sportive ed amatoriali a causa della pandemia la Regione – ha sottolineato l’assessore Cupparo – non rinuncia alla sua azione e riconosce, infatti, la naturale vocazione dello sport a promuovere i concetti di inclusione, partecipazione, rispetto delle regole, solidarietà e democrazia, facendo espresso riferimento alla pratica delle attività sportive dei diversamente abili, quale mezzo privilegiato di sviluppo individuale e di rieducazione”.

(Ant. Sab.)