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Le liste di attesa per le prestazioni erogate al San Carlo di Potenza sono state completamente abbattute. In meno di 100 giorni, il 100% delle prestazioni nel mirino del Piano nazionale per il governo delle liste di attesa (PNGLA) 2019-2021 è rientrato nei tempi previsti. Per raggiungere tali risultati - ha ribadito il dr. Barresi - c’è voluta un’intensa e proficua attività di monitoraggio con incontri, verifiche e controlli e in aggiunta lo stop dell’Alpi (Attività libero professionale intramuraria) per quelle Unità Operative di alcune branche specialistiche non in linea con i tempi di attesa massimi dettati dal nuovo Piano nazionale per il governo delle liste di attesa 2019-2021 varato dal Ministero della Salute”. Sulle prestazioni erogate dall’Azienda che sforavano i tempi di attesa fissati dal PNGLA 2019-2021, si è registrato un abbattimento delle liste d’attesa del 100%. Meno di un mese fa, al 3 giugno 2019, si attestavano al 70%. Complessivamente, invece, su tutte le prestazioni erogate dall’AOR San Carlo e dai suoi presidi (comprensive quindi sia di quelle monitorate da PNGLA, sia di quelle non rientranti nei controlli ministeriali), che sforavano i tempi di attesa fissati, si è registrato al 29 giugno 2019 un abbattimento pari al 64 per cento a fronte di un 47 per cento all’avvio di aprile dei monitoraggi. Quindi, anche il complesso delle prestazioni ha registrato un netto miglioramento in tutta l’Azienda. In particolare, procede il trend positivo a Potenza, dove al 29 giugno 2019 sono stati monitorati 45 ambulatori, 29 dei quali sono risultati nei tempi per una percentuale del 64%. Bene anche Villa d’Agri (83%), Lagonegro (67%) e Pescopagano (67%). Qualche criticità permane ancora sul presidio di Melfi (46%). Un miglioramento delle performance aziendali che si traduce anche nello sblocco dell’intramoenia per alcune unità operative che avevano sforato i tempi di attesa massimi individuati dalla Regione e che in seguito alla rimodulazione voluta dalla Direzione generale anche alla luce del Piano nazionale per il governo delle liste di attesa, sono rientrate nelle linee fissate dal Ministero della Salute. In particolare, per il “San Carlo” di Potenza si tratta di cardiologia, endoscopia digestiva, ostetricia e ginecologia e radiologia. Permane, invece, il blocco per chirurgia, ematologia e neurochirurgia e scatta lo stop all’intramoenia anche per reumatologia e urologia. Questa la situazione dei Presidi: a Melfi scatta lo stop per cardiologia, endoscopia digestiva e radiologia. A Villa d’Agri rientrano endoscopia digestiva, chirurgia e medicina mentre rimangono bloccate ginecologia e ortopedia. A Lagonegro rimane il blocco per chirurgia ed endoscopia, mentre vengono sbloccate pneumologia, ortopedia e urologia. A Pescopagano c’è ancora lo stop per radiologia.