vicolisporchiMATERA

Spazzatura, degrado e sporcizia. È il biglietto da visita per chi si trova a visitare i Sassi di Matera.

Può sembrare strano visto che migliaia di persone al giorno scendono negli antichi rioni materani, ma le cose stanno proprio così. Certo le strade principali dei Sassi sono tutto sommato pulite. Ma solo quelle. Basta lasciare le strade principali ed avventurarsi nei vicoli meno battuti dai flussi turistici per trovarsi di fronte ad una realtà ben diversa. E’ quanto ci segnalano una ventina di famiglie residenti nei pressi della Cattedrale, in recinto San Nicola per l’esattezza. La situazione nei due antichi rioni materani “Patrimonio dell’Umanità” è ormai insostenibile. Le problematiche legate alla presenza per strada dei rifiuti sono dovute essenzialmente al mancato spazzamento che, come denunciano gli abitanti della zona, non verrebbe effettuato da anni. La situazione a dispetto dei proclami è davvero imbarazzante: la sporcizia si accumula lungo i marciapiedi e laddove c’è uno slargo o una piazzetta, compaiono delle vere e proprie “mini” discariche a cielo aperto piene e zeppe di rifiuti di ogni tipo. La zona della cattedrale pur essendo una parte dei Sassi ad alta frequentazione turistica presenta una situazione di grande degrado appena ci si sposta nelle vie laterali interne. “La strada -afferma un residente di recinto San Nicola- è stata letteralmente inghiottita dalle erbacce: il sentiero che porta ad alcune abitazioni è letteralmente sepolto da erbacce che rendono il selciato pericolosissimo perché scivoloso. Come se non bastasse rifiuti di ogni tipo come assi di legno abbandonati, cartoni e bottiglie sono sparse lungo il percorso. In più ci sono gli escrementi degli uccelli che si concentrano e aumentano il rischio di malattie. Più volte e da diversi mesi abbiamo segnalato la situazione al Comune, ma senza esito. Nessuno si è mai preoccupato di venire a togliere questi rifiuti abbandonati né di fare un minimo di manutenzione per tagliare le erbe infestanti. Così tra le erbacce di queste strade pubbliche si annidano topi e scarafaggi mentre proliferano i lombrichi che poi ci ritroviamo in casa. Ora con le piogge e l’umidità che persistono in questa primavera la situazione è anche peggiorata perché l’acqua ristagna e si infiltra nelle abitazioni. Qui non ci sono le condizioni minime di igiene, ma nessuno si preoccupa di fare dei controlli. Eppure le cartelle di pagamento della tassa dei rifiuti urbani arrivano puntuali ma il servizio che otteniamo in cambio è nullo”. Siamo nella zona più centrale di un patrimonio Unesco, ma il paradosso è che qui il degrado è massimo: oltre alla sporcizia e alla presenza di roditori, l’illuminazione pubblica non funziona, mancano i cestini getta carte. Spostandoci in altre zone poco battute dai turisti, ma abitate dai cittadini è ancora il degrado e la spazzatura a dominare la scena. Nelle zone interne dei Sassi tanti sono i locali (spesso locali demaniali) utilizzati come discarica coperta. All’interno ci sono vecchie damigiane, materassi e contenitori in lamiera arrugginiti. Inutile dire che l’attesa pulizia giornaliera delle strade è solo un miraggio. Verso piazza Porta Pistola si ripetono altre situazioni di degrado legate all’assenza di manutenzione dei viali in pietra che costituiscono il labirinto di percorsi dei Sassi. Un’incuria che raggiunge livelli di indecenza tali da impressionare negativamente i turisti che ne chiedono conto a ristoratori o agli albergatori ormai rassegnati a questo abbandono. Questa è l’immagine di Matera città Unesco e Capitale della Cultura. Del degrado.