materaFERRAndina

L’anno di Matera Capitale della Cultura 2019 arriverà tra poche settimane e ad accogliere i turisti, che sceglieranno di visitare la città dei Sassi arrivando con il treno, sarà una stazione di Ferrandina in completo degrado.

I proclami sulla ristrutturazione della stazione Ferrandina-Matera, sulla risistemazione degli esterni, sulla riapertura del bar e di una biglietteria sono rimasti parole al vento. La data fatidica del 2019 è arrivata e nulla è stato fatto. La stazione è abbandonata a se stessa, sporca e in degrado. Occorre rassegnarsi perché sarà questa la porta d’ingresso. La stazione è invasa dal fango e dall’acqua oltre che dalle erbacce e dai rifiuti. Una viaggiatrice ci segnala di essersi attivata per segnalare questo stato di cose: “Nell’ordine -racconta a Controsenso- ho chiamato i vigili del fuoco di Ferrandina che mi hanno ribalzata dicendo che la competenza spettava alle Ferrovie; i Carabinieri di Ferrandina che mi hanno rassicurata dicendo che avrebbero contattato qualcuno; i Vigili Urbani di Ferrandina (le chiamate non risposte si sprecano) che mi hanno precisato che è sempre un problema di competenze Comune- Ferrovie; la Provincia di Matera che mi ha risposto con un “verificheremo le competenze”. Mi resta solo cercare un contatto con le Ferrovie dello Stato, forse meglio provare con il Presidente della Repubblica o Papa Francesco. Il mio senso civico mi impone di non lasciare correre la faccenda perché ritengo inconcepibile che il nostro territorio sia amministrato con tanta approssimazione e noncuranza, non posso immaginare che la mia terra sia una carcassa di cui continuano a cibarsi i soliti avvoltoi, non posso accettarlo e per questo denuncio”. Ma le denunce lasciano il tempo che trovano, anzi non sono prese nemmeno in considerazione e l’immagine che i viaggiatori avranno in questo lungo anno che vedrà Matera protagonista è deleteria. A oggi tutto è rimasto come prima: nessun intervento è stato effettuato, nemmeno di carattere temporaneo come il “buon senso” richiederebbe in questi casi. E’ inconcepibile che RFI, una delle maggiori società italiane operanti nel settore dei trasporti, non abbia a disposizione qualche migliaia di euro per mettere in sicurezza l’area. E’ il caso forse che la Regione si attivi presso Trenitalia, al fine di ottenere un suo intervento nei confronti dei gestori delle stazioni lucane, affinché questi verifichino mediante appositi controlli che le ditte appaltatrici rispettino i programmi di pulizia previsti dai contratti pulendo costantemente e puntualmente i locali, i sottopassi ed i binari, rimuovendo la sporcizia che certamente ha ricadute di immagine sui fruitori del trasporto pubblico ferroviario. E’ chiedere tanto in vista di Matera 2019?