materaSALSICCIA

Matera città allo sbando, con una classe dirigente incapace di governare i processi che la riguardano.

Sembra essere questo il quadro desolante che emerge alla vigilia dell’anno da Capitale europea della cultura, il 2019. A pochi mesi dalla data fatidica che accenderà i riflettori su Matera, la città si presenta con una immagine inadeguata al ruolo che ricoprirà: appare in uno stato di impasse, ripiegata su se stessa, ed in difficoltà anche nel gestire l’ordinario. A chi gira per la città balzano subito all’occhio situazioni di degrado ed abbandono poco in linea con una città che si presenta ad un pubblico internazionale. E’ il caso ad esempio dei danni procurati dal nubifragio dello scorso 3 agosto quando vento ed una quantità eccezionale di acqua si sono abbattuti sulla città. Ebbene, a distanza di un mese nessuno ha provveduto a rimuovere i rami degli alberi caduti in diverse zone della città. Tutto è ancora lì, tra le lamentele dei cittadini che si sentono abbandonati perché il comune non riesce a far fronte nemmeno alle situazioni di “ordinario decoro” nemmeno a distanza di un mese dall’evento. La stessa situazione di abbandono dopo il nubifragio di un mese fa si registra alle porte di Matera, sulla strada statale 99. Ai bordi della carreggiata ci sono pali divelti dal vento, rami di alberi lasciati lì dopo l’intervento di messa in sicurezza dei vigili del fuoco e parti di lamiera proveniente dai tetti scoperchiati dalla furia del vento. Per gli automobilisti che arrivano a Matera provenienti da Bari non è certo un bel biglietto da visita questo ingresso in città tra degrado e trascuratezza. A dire il vero anche gli altri ingressi in città sono messi male. Chi viene da Taranto e percorre l’antico tracciato della via Appia si trova ad entrare in città dalla salita di via San Vito. Anche in questo caso è il degrado ad accogliere i visitatori. Una discarica abusiva si staglia sullo sfondo dell’altipiano murgico. Masserizie, vecchi divani, cessi e sanitari di ogni tipo si accumulano in un piazzale abbandonato a se stesso. Ancora una volta è l’incuria a farla da padrone. Ma l’assenza di decoro non riguarda soltanto le periferie; in altre forme si manifesta anche in pieno centro. Qualche giorno fa ha sollevato un vespaio di polemiche in città l’autorizzazione concessa dal Comune in occasione dell’ottava edizione della rassegna musicale “Ragnatela Folk Fest”. Alcuni camion che vendono panini si sono posizionati davanti la chiesa di San Giovanni, nell’omonima piazza in pieno centro storico, proprio dove avvenne nel 2014 la proclamazione di Matera Capitale europea della cultura. I camion dei “paninari” hanno occupato lo spazio antistante l’ex Ospedale di San Rocco ma inevitabilmente offuscato (anche a causa dei fumi che si levavano dalle griglie per la cottura delle salsicce e dei wurstel) anche la facciata gioiello della Chiesa di San Giovanni, parzialmente coperta anch’essa. Una situazione esteticamente discutibile che ha portato il Comune di Matera ad intervenire con una nota per bacchettare i propri uffici. L’autorizzazione è stata rilasciata non tenendo conto del regolamento comunale sulla disciplina dell’arredo urbano nei Sassi e nel centro storico che impone il rispetto dei coni visivi “di edifici religiosi e pubblici”. “Per questo motivo - fa sapere il sindaco De Ruggieri- si è richiamata l’attenzione degli uffici interessati ad evitare che situazioni simili si ripetano in futuro e, in casi che si prestano ad interpretazioni difficoltose, a comunicare tempestivamente al Sindaco e agli assessori interessati gli eventuali dubbi autorizzativi”. “La cosa ha creato un vivo imbarazzo in tutti gli amministratori - ha commentato l’assessore al decoro dei sassi e del centro storico Angela Fiore- che non potevano immaginare un posizionamento del tutto incurante del patrimonio artistico della piazza. Vigileremo perchè ciò non accada più”. E per uno scempio che ci si augura non accada più decine di altri scempi accompagnano Matera all’anno da Capitale della Cultura. Chi se ne occuperà di risolverli?