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E’ venuto improvvisamente a mancare, nella sua casa di Firenze, il musicista e poeta lucano Antonio Infantino, l’indimenticabile Genio di Tricarico.

Infantino nasce a Sabaudia, in provincia di Latina, il 6 aprile del 1944. Il padre, il tricaricese Giuseppe, prestava il servizio militare a Terracina. Vive fino a dieci anni a Tricarico (Mt), paese di Rocco Scotellaro, il sindaco-poeta. Nel 1954 Antonio si trasferisce a Potenza e vi resta fino ai diciotto anni. Nel 1966 comincia ad esibirsi al Nebbia Club di Milano e al Folkstudio di Roma. Nel 1967 esce, per la Ricordi, anche il primo album in assoluto di Infantino, Ho la Criniera da leone, perciò attenzione: dodici brani inediti di sua composizione. Nel 1969 partecipa allo spettacolo di Dario Fo, futuro premio Nobel, Ci ragiono e canto 2. Infantino compone e interpreta con l’amico Enzo Del Re i brani Avola e Povera Gente. Concerti e mostre proseguono in svariate parti d’Italia fino al 1971, quando Infantino si laurea presso la Facoltà di Architettura di Firenze.

Inizia poi una breve, ma epocale serie di dischi: “I Tarantolati” (di Antonio Infantino e il Gruppo di Tricarico, uscito nel 1975 per la Fonit Cetra/Folkstudio), “La Morte Bianca” (Antonio Infantino e il Gruppo di Tricarico, 1976 Fonit Cetra/Folkstudio), “Follie del Divino Spirito Santo” (1977, Antonio Infantino e i Tarantolati di Tricarico, Fonit Cetra/Folkstudio).

Nel 1978 è poi la volta de “La Tarantola va in Basile”, registrato e mixato allo studio “Vapor” di San Paolo.

Nel marzo del 1979 su Rai 3 va in onda La tarantola di Basilicata, film documentario su Antonio Infantino. La regia è di Leandro Castellani.

Nel novembre del 1991, a Bruxelles, il lucano è insignito del Premio dell’Accademia Reale Belga di Scienze, Letteratura e Belle Arti, per la ricerca storico-filologica e il progetto di restauro dello Zuiderpershuis di Anversa.

Nel 1996, per la prestigiosa Amiata Records, a ben 19 anni di distanza esce un nuovo disco a nome di Antonio Infantino & I Tarantolati di Tricarico, Tarantella Tarantata.

Nel 2000 lo spettacolo multimediale di Antonio Infantino “Tara ‘n trance” chiude ufficialmente il Carnevale di Venezia in Piazza San Marco.

 

E' del 2004 il disco di musica elettronica "Tara 'n Trance", che ottiene ottimi riscontri in America.

Nel 2007 esce Anthology of Taranta & Tarantella, un monumentale cofanetto (cinque fra CD e DVD): un vero e proprio “scrigno magico”  per gli appassionati e i neofiti della musica dello Sciamano.

Fino a oggi, Infantino aveva continuato senza sosta a suonare e a partecipare alle più disparate manifestazioni, fra festival e rassegne, fra i quelli spiccano La Notte della Taranta, il Carpino Folk Fest, lo Sponz Fest e il Concerto del Primo Maggio, al quale partecipò suonando il cubba cubba per Vinicio Capossela.

Con Infantino, la Basilicata perde uno dei suoi artisti più straodinari, intensi e preparati. Una perdita dal valore incalcolabile.