pz_calcio_24_03_23.jpgForse il Potenza non meritava di perdere contro il Messina, ma si sa, il calcio molto spesso restituisce risultati differenti da quello che effettivamente si vede in campo, un po’ come la rete di domenica scorsa, messa a segno da Balde, sicuramente non il migliore tra i siciliani fino a quel momento. La traversa di Momo Laaribi e il tiro fallito dagli undici metri di capitan Caturano hanno fatto il resto, rimandando di fatto la “festa” salvezza dei rossoblu, e rallentando la possibilità di poter guardare più in alto. Anche se, facendo i dovuti scongiuri, il Potenza ha ancora a disposizione 15 punti per poter dormire sonni tranquilli, e poter iniziare a pensare e programmare la stagione futura.

E già da domani, gare delle girone C quasi tutte anticipate al sabato, il Potenza potrà rivalersi su una delle dirette concorrenti: al Viviani infatti sfida con i “nemici” di sempre, contro una Juve Stabia in caduta libera, che nelle ultime 9 partite ha portato a casa una sola vittoria e due pareggi, ferma a 41 punti. Gli stessi del Potenza, che però si presenta allo scontro diretto con un migliore risultato realizzativo (37 gol vs 30 dei campani) ma uno peggiore in difesa (47 vs 39). La lunga serie di risultati negativi della Juve Stabia ha spinto ancora una volta la compagine campana a un cambio di guida e infatti domani sarà la prima gara per mister Walter Novellino sulla panchina delle vespe. Per quanto riguarda il Potenza, nello scontro diretto di domani Armini sarà indisponibile, uscito a fine primo tempo dalla gara scorsa, e anche Sbraga in settimana ha accusato fastidi, ha lavorato a parte ed è in dubbio nella gara di questo pomeriggio. Sarebbe un’assenza pesante perché se il Potenza è tornato ad essere solido in difesa dopo il mercato invernale, è perché ha potuto contare sull’esperienza e le certezze che il centrale difensivo classe ‘92 ha portato a tutto il reparto. Torna però agli ordini di mister Raffaele, Gyamfi, in una difesa che molto probabilmente potrà essere rimaneggiata dal tecnico siciliano.

Antonella Sabia