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Cari Contro-Lettori,

c’è da dire che alzarsi la mattina con le immagini del TG piene di guerra, e poi recarsi in redazione per scrivere delle “piccolezze” tutte lucane è davvero frustrante. Già, perché di fronte alla tragedia umana che si sta verificando in Ucraina, la sensazione d’impotenza porta a sminuire le occupazioni quotidiane, ma alla fin fine ci si rende conto che le suddette “piccolezze” si miniaturizzano (a propria convenienza) appunto nel silenzio, nel “campa cavallo” e nel “poi si vede”.

E dunque si spera che non sarà così, si spera cioè che su certi “sport” praticati qui in Basilicata si faccia reale chiarezza (nell’interesse di tutti) e si agisca (finalmente) di conseguenza.

Il recente “medagliere” lucano sembrerebbe infatti pieno di luccicanze; si va dai campioni olimpici di salto della fila, che si sarebbero distinti nell’impietosa staffetta del tampone descritta sulle pagine dei quotidiani (ma, al momento di andare in stampa, il dibattito politico sembra essersi già arenato, anche perché il Governatore -dopo aver difeso con una nota la sua personale posizione- in Consiglio non c’è andato, e non ha potuto rispondere alle domande, più generali, del Pd); al record imbattibile (si spera) di chi si sarebbe bellamente presentato nell’importante ufficio pubblico che dirige, pur essendo risultato positivo al covid (secondo un’indiscrezione de Il Quotidiano, l’interessato –che non l’ha confermata, né smentita- si sarebbe difeso affermando che non sapeva di essere positivo), ma anche in questo caso, al momento di andare in macchina, per quanto attiene alle decisioni di Chi di dovere, tutto tace; a chi ha poi eccelso nel lancio delle dimissioni, solo annunciate (ovviamente), dando origine a una crisi politica sulla lunga distanza; a chi si piazza sul podio nella disciplina del giro a vuoto, proprio perché quella stessa crisi (nella quale si sono poi sedimentate, l’una sull’altra, varie questioni politiche), non vuole o non riesce a risolverla (anche qui, nonostante gli annunci, tutto è fermo); a chi (ma è sempre lo stesso atleta), primeggia nella corsa a ostacoli (evitandoli) in quanto (come accennato) non si presenta in consiglio regionale per discutere (anche) di rincari energetici (e poi va a fare la faccia contrita coi camionisti che protestano in mezzo alla strada per motivazioni simili, e dice pure ovvietà al microfono del TGR).

Tutto questo, per limitarci al malcostume (sinonimo di maleducazione) politico (come si dice, malcostume, mezzo gaudio), senza contare poi le questioni di rilevanza penale (come i penosi dossieraggi in stile Hollywood noir anni 30 ipotizzati dalla magistratura, e altre fattispecie che si profilano all’orizzonte).

In tutto questo, fanno tenerezza tutti quei consiglieri, regionali o comunali, che si sperticano in comunicati stampa e/o mozioni sulla Pace (poiché è notorio che Putin tiene in altissima considerazione le opinioni dei politici lucani), consapevoli che –almeno in queste occasioni- conviene lanciare un messaggio di esistenza in vita (politica).

E amen.

Walter De Stradis