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Cari Contro-Lettori,

 

congediamoci da questo 2020 davvero escrementizio, con qualche ironica nota di “colore”.

Alcuni anni fa, a un concerto di Capodanno (o forse era di Ferragosto? Boh, fa lo stesso) tenutosi in piazza, Federico Zampaglione, il cantante dei Tiromancino, band fino a quel momento protagonista di un’esibizione assai apprezzata, ebbe la sciagurata idea di complicarsi la vita, decidendosi a salutare finalmente la città ospitante. «Ciao, Potenza!» urlacchiò il vocalist, tutto splendido-splendente dal palco, ma sbiancò a vista d’occhio quando la reazione del pubblico si rivelò piuttosto violenta, condita com’era da fantasiosi epiteti e cortesi omaggi ai suoi cari non più in vita. Zampaglione si voltò con fare interrogativo verso i musicisti e i tecnici alle sue spalle, e fu così che apprese la portata dell’arcano enigma: il luogo del concerto era (se ben ricordiamo anche questo) Avigliano, importante comune limitrofo del capoluogo lucano. A quel punto il cantante, con tutta evidenza ancora non completamente conscio dell’ “incidente diplomatico” in cui era incappato, cercò rovinosamente di spiegare: «Scusate, ma il nostro navigatore non ci dà “Avigliano”, ci dà solo “Potenza”!». Peggio che andar di notte. La pioggia di maleparole divenne un tornado. Il gruppo recuperò in zona Cesarini con l’omaggio di un brano inedito, suonato per la prima volta in quella piazza (almeno così dissero loro)

Tale simpatico episodio (che immaginiamo sarebbe accaduto in qualsiasi paese d’Italia) è tornato alle mente di chi scrive allorquando, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, il governatore napo-lucano Vito Bardi è inciampato sul nome dell’ospedale di Matera: «…come si chiama… Maria delle Grazie…». Risolino degli astanti. Il Presidente poi finalmente si è corretto («Madonna delle Grazie!»), ma –a frittata ormai fatta- ci ha ficcato dentro anche il guscio delle uova («Scusate, mi hanno scritto male…»), puntando fisicamente il dito verso il responsabile stampa (il quale, pochi istanti dopo, spingeva silenziosamente verso il vicino assessore alla sanità un foglio -ipotizziamo- forse contenente il discorso di Bardi e a dimostrazione della propria innocenza: il video è visibile sul nostro canale Youtube all’indirizzo https://youtu.be/gPOS6EcMLow).

Fortuna per Bardi che la cosa si è verificata a Potenza e non a Matera (avrebbe suscitato una reazione “all’aviglianese”?).

Pur trattandosi di una gaffe, nemmeno troppo diversa da alcune altre a cui questo governo regionale (nel senso ampio del termine) ci ha abituati (e non solo a voce), il siparietto tragi-comico ci ha fatto sorridere amaro. E non solo a noi. Qualcuno potrebbe certo obiettarci che la nostra ironia è fine a se stessa e serve davvero a poco. E sapete qual è il dramma? Avrebbe ragione. Perché qui la faccenda è proprio SERIA.

E buon anno a tutti.

Walter De Stradis