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IERI SERA, al Polo Bibliotecario di Potenza, in occasione della presentazione del libro “Conversazioni sulla Musica Lucana” (Villani Editore), era presente una nutrita rappresentanza del mondo musicale lucano, proveniente dalle zone più disparate della regione. In ordine sparso: Pietro Varvarito (Accipiter, Accettura) Antonio Guastamacchia (Tricarico), Danilo Vignola (Genzano), Leonardo Riccardi (Terranova di Pollino), Sergio Santalucia (Montemurro), Rocco Mentissi (Tolve), Raffaele Tedesco (Moliterno), Carmine Donnola (Grassano), Fabio Settembrino (Rionero), senza contare la folta “pattuglia” potentina rappresentata da Toni De Giorgi, Vito Lisi (Alunni del Sole), Tony Perris, Dino Becagli (Teatro Minimo di Basilicata), Mario Bellitti (Festival di Potenza), i Meteopanik (Vito Viglioglia, Vito Di Lorenzo, Giuseppe Di Tolla e Gianluigi Santoro) e altri esponenti del mondo culturale e artistico della regione.

La citata “foto di gruppo” ha rappresentato di per sé il successo di una serata in cui, in virtù del libro di Walter De Stradis, si è discusso del “fare musica” in regione sotto diversi aspetti, ma sempre in termini propositivi.

Dopo i libri su Antonio Infantino (“Nella Testa di Antonio Infantino”) e quello su Michele di Potenza (“Lo Chiamavano Michele di Potenza”), usciti anch’essi per Villani, il giornalista e scrittore lucano pubblica dunque un terzo volume che conclude idealmente una importante trilogia sulla musica regionale.

Sempre grazie al suo interessamento per la musica, De Stradis aveva iniziato in radio all’inizio degli anni Duemila, dedicandosi a un genere di trasmissioni (incentrate sulle “musiche dal mondo”, ma anche su cinema, libri e fumetti) che porta avanti con successo ancora oggi, dando vita a un piccolo “unicum” nel panorama radiofonico regionale.

Il nuovo libro è una raccolta di interviste (per meglio dire le “conversazioni” del titolo) in cui l’autore parla con i protagonisti, gli esperti e gli animatori più disparati, laici e persino religiosi.

Ci vengono dunque raccontati gli inizi, le aspirazioni, i successi di molti degli artisti lucani, dei generi più disparati, ma il discorso sovente scivola, mai forzatamente, anche sui rapporti tra musica e politica, fede e spiritualità, entusiasmo e rassegnazione; bandi pubblici e sforzi tutti privati.

Scorrendo le pagine del libro, come si accennava, si può affermare, con ragionevole convinzione, che ci troviamo di fronte a una descrizione alquanto rappresentativa delle diverse tendenze in atto nella musica lucana.

Pagina dopo pagina, dunque, si legge la storia contemporanea della musica lucana: uno sforzo giornalistico, letterario ed editoriale finora mai tentato.

Nel corso della serata, condotta dalla giornalista Rosa Santarsiero, con la partecipazione del direttore del Polo, Luigi Catalani, dell’organizzatore di eventi Antonio Petrino e dell’editore Franco Villani, si è tenuta un’intensa esibizione dei Meteopanik, che hanno presentato alcuni brani tratti dal nuovissimo album “Kinapoetem”, suonato in set acustico e composto da nove brani diversi tra di loro, anche se accomunati da un Sound eterogeneo. Ballate, brani Folk, Reggae e cantautorali compongono l’Ars Combinatoria del progetto che contiene al suo interno anche una Cover di Franco Battiato.

Mich. Imp.