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Si è tenuta il 12 novembre scorso a Pietragalla, in provincia di Potenza l'intitolazione della strada a Raniero Pipponzi (1882-1970), a cui vengono riconosciuti meriti straordinari in ambito di innovazioni nell’economia agricola.

Presente alla cerimonia, oltre alle autorità locali, la Consigliera Regionale di Parità, avv. Ivana Pipponzi, nipote di Raniero.

In provincia di Potenza, Pietragalla è conosciuta come il paese dei Palmenti, che altro non sono che le cantine-grotta scavate nella roccia per conservare il vino. Si possono incontrare percorrendo le strade e i vicoli del borgo medievale che si arrampicano fino al punto più alto del paese. E’ qui che il panorama è dominato dall’imponente campanile della Chiesa Madre e dalla sagoma del Palazzo Ducale, conosciuto anche come Palazzo Pipponzi, nobile famiglia i cui eredi hanno generosamente reso la dimora fruibile per l’organizzazione di eventi, visite ed ospitalità. Questo palazzo vanta una storia particolare perché è legato al brigantaggio.

Conserva, infatti, una testimonianza storica notevole legata alla vicenda di due giornate di battaglia dei cittadini pietragallesi contro i briganti. La storia narra di una colonna di circa 400 briganti che, invadendo i vicoli di Pietragalla, costrinsero parte della popolazione a rifugiarsi nel palazzo. Gli abitanti, però, resistettero tenacemente costringendo i briganti a ritirarsi. Su questo avvenimento il Console inglese, dalla vicina Tagliacozzo, scrivendo al suo paese affermò che dopo Pietragalla la banda Borjes non poté più riorganizzarsi. Sulla facciata principale si può ancora notare la lapide posta a testimoniare l’evento. Il palazzo, nel corso dei secoli, cambiò diversi proprietari, tra cui gli Orsini, i Melazzi, gli Acquaviva D’Aragona fino ai Pipponzi. Nel 1926 tutta la proprietà venne venduta e divisa tra Raniero Pipponzi, amministratore dei duchi D'Aragona, e l'avvocato Catalano di Vaglio, che ne rivenderà la sua parte al parroco don Donato Zotta.