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di Antonella Sabia

 

 

 

 

Da mesi ormai Rossellino vive in uno stato di insicurezza e terrore a causa di numerosi furti o tentativi di furto, che hanno interessato diverse abitazioni della zona. Abbiamo fatto il punto della situazione con Marco Tavassi, referente del Gruppo Ricreativo Rossellino che si occupa di volontariato, iniziative sociali e culturali.

d: Quanti colpi effettivi sono stati messi assegno e in quanto tempo?

r: La situazione va avanti da oltre un anno, già lo scorso Natale -nonostante chiusure e coprifuoco- ci furono i primi episodi di furti, in abitazioni vuote, usate come seconde case. La situazione è continuata a periodi, tra momenti di tranquillità e periodi più concitati, ma se ne contano decine e decine tra quelli che sono stati denunciati o di cui abbiamo avuto notizie. Dapprima è stata interessata la zona di Rossellino-centro (via Saragat), poi è stato il momento di via Rifreddo e lungo la statale, mentre oggi l’attenzione è sulla parte più alta che comprende via Sant’Oronzo, con la costante delle Contrade Ciciniello e Faloppa.

d: Immaginate ci sia un filo conduttore tra i vari tentativi o le abitazioni vengono scelte a caso?

r: Probabilmente studiano i movimenti degli abitanti delle varie zone, la maggior parte delle case colpite erano vuote, non sono mancati però tentati furti in abitazioni con all’interno i proprietari, e questo ha contribuito ad alimentare la paura perché non sappiamo è stato fatto di proposito.

d: I responsabili non sono mai stati riconosciuti e/o fermati?

r: L’episodio più importante si è verificato proprio domenica scorsa, perché dopo un furto che sono riusciti a portare assegno, e un altro tentato tra le 18 e le 20, sono scappati: qualcuno che aveva notato una macchina sospetta lo aveva segnalato alle Forze dell’ordine. Una volta intervenuti, sono riusciti a rintracciarla poco dopo sulla s.s. 92, C’è stato un breve inseguimento, è stato forse il primo momento dove sono stati più vicini a prenderli, ma purtroppo ad un certo punto hanno abbandonato la macchina, e sono scappati a piedi facendo perdere le tracce nei boschi, difficili da controllare al buio.

d: Che tipo di rassicurazioni avete ricevuto dalle Forze dell’ordine?

r: Si è creato un clima di terrore tra gli abitanti di Rossellino, tanto che ogni volta che sospettano di qualche macchina, talvolta ferma anche per caso, li contattano e intervengono. A distanza di mesi, però, non ci sono stati mai sviluppi significativi, spesso manca proprio il personale per riuscire a coprire una zona così vasta. Domenica scorsa un po’ tutti siamo scesi in strada, e abbiamo sperato realmente che fosse arrivato il momento di mettere la parola fine a un incubo.I sentimenti si mescolano perché c’è la paura di non poter stare tranquilli nemmeno in casa, considerando che ci sono molte persone anziane o donne con figli piccoli, e poi c’è anche la rabbia perché stiamo parlando di una situazione che dura da troppo tempo, ci sono brevi momenti di tregua, ma ogni volta speriamo sia l’ultima.Qualche tempo fa, in seguito a uno degli episodi, abbiamo scritto una lettera aperta al Prefetto, al Questore e al Sindaco per chiedere maggiori controlli da parte della polizia locale, un’attenzione maggiore all’illuminazione pubblica, perché ci sono ancora delle zone buie, nonostante le tante segnalazioni fatte.

d: Ci sono telecamere a Rossellino?

r: Ci sono prima del cavalcavia, vicino all’autorimessa degli autobus, poi non ce ne sono più. Abbiamo anche preso contatto con il Coordinamento delle Contrade che si farà portavoce nei prossimi incontri pubblici, anche dei nostri problemi.

d: Rossellino può essere considerata periferia cittadina, quali disagi si incontrano quotidianamente?

r: Il cambio di denominazione da contrada, alle diverse vie, non ha cambiato quella che è la sostanza. Nonostante la mia giovane età non ho memoria di interventi basilari effettuati in questa zona, mi riferisco a problemi riguardanti le strade, allagamenti dopo le piogge, l’illuminazione pubblica, o nella bella stagione ciò che riguarda la manutenzione del verde. Volendo spostarsi più in là verso il PalaPergola, c’è una frana da mesi e la strada è chiusa, e poco più su del palazzetto l’area che dovrebbe servire per l’inversione di marcia degli autobus, è diventata praticamente una discarica a cielo aperto. Sarebbe auspicabile risolvere almeno i problemi ordinari, gli interventi straordinari poi sarebbero un sogno.

d: Penso anche al trasporto pubblico, quanto vi isola dalla città?

r: Purtroppo è un po’ limitata come zona, Rossellino-centro è più servito, ma ci sono tante altre realtà più distanti dal centro che hanno diversi problemi, a Poggio Cavallo per esempio ci sono delle abitazioni che non hanno nemmeno l’attacco fognario, e nel 2022 è impensabile.

d: Come rappresentante di questo gruppo, cosa auspica per il suo quartiere?

r: La nostra speranza è che si possa arrivare a una soluzione a questa nostra emergenza di sicurezza, così come la ritengono gli abitanti di Rossellino, perché ormai non si sta più tranquilli. Non è nostra intenzione polemizzare, ma vogliamo evitare di arrivare a dover fare cose inutili come le ronde notturne, come forma di auto vigilanza, perché diventerebbe più dannoso che altro. Comprendiamo le difficoltà delle forze dell’ordine e dell’amministrazione che hanno anche tanti altri problemi, ma chiediamo tutti gli sforzi possibili da mettere in campo con la collaborazione dei cittadini -per quello che compete loro- affinché si possa tornare almeno a vivere tranquilli nelle proprie case. È questo il nostro desiderio.