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Il 25 novembre si è celebrata la Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne (istituita nel 199 dall'Onu), per ricordare le vittime e alimentare la cultura e la consapevolezza contro maltrattamenti e abusi, fisici, morali, psicologici. E per combattere le discriminazioni e le diseguaglianze di genere.

Tra le forme di violenza esercitate sulle donne vi sono anche le discriminazioni e le violenze che avvengono nei luoghi di lavoro. Questi fenomeni privano le persone della loro dignità e sono incompatibili con il lavoro dignitoso e rappresentano una minaccia reale alle pari opportunità.

La Consigliera Regionale di Parità, avv. Ivana Pipponzi, in diretta su “Basilicata in Podcast”, il servizio di informazione della Regione Basilicata, ha ricordato l'importanza di vigilare sui luoghi di lavoro affinché siano garantiti i diritti fondamentali dei lavoratori e nello specifico delle lavoratrici: «Quando parliamo di “femminicidio” -ha affermato Pipponzi- ci riferiamo alla massima forma di espressione di violenza sulle donne, che è la più grave forma di discriminazione di genere, come ci ricorda anche la Corte Europa dei Diritti dell'Uomo. La violenza sulle donne assume varie sfaccettature, a partire dallo stalking per arrivare a tutte le modalità di violenza domestica; mi riferisco alla violenza psicologica, alla violenza economica. Accanto a questo, vi sono anche le violenze che le donne subiscono in ambito lavorativo: le molestie verbali, le molestie sessuali, incluse tutte le altre forme di discriminazione, come i divari salariali, la mancata concessione di flessibilità oraria, di part-time, la mancata progressione di carriera, i licenziamenti per maternità».

La Consigliera regionale di Parità riveste anche il ruolo di pubblico ufficiale e pertanto ha l'obbligo si segnalare all'Autorità giudiziaria i reati di cui viene a conoscenza: «Per contrastare le violenze e le discriminazioni di genere sul posto di lavoro -spiega ancora Pipponzi- il Codice “Pari Opportunità” ha previsto e disciplinato la figura della Consigliera di Parità, che agisce in qualità di Authority, di garante, nella verifica dell'attuazione della normativa sulla parità e sulle pari opportunità in ambito lavorativo, e agisce nello specifico per contrastare le discriminazioni e le violenze che le lavoratrici subiscono sul posto di lavoro; e in questo senso opera come pubblico ufficiale. E' possibile pertanto ricorrere alla Consigliera di Parità per segnalare una discriminazione o una violenza che si pensa di aver subito in ambito lavorativo, e in questo caso la Consigliera di Parità convocherà la parte datoriale per tentare una conciliazione e soprattutto per far rimuovere immediatamente la discriminazione di genere che la lavoratrice ha subito. Quando si tratta di un reato, e mi riferisco alle violenze e alle molestie sessuali sul posto di lavoro, la Consigliera di Parità ha l'obbligo di segnalare immediatamente all'Autorità Giudiziaria il reato di cui è venuta a conoscenza. E' pertanto possibile rivolgersi all'ufficio della Consigliera di Parità fissando un appuntamento o recandosi personalmente per denunciare la discriminazione, violenza o molestia subita in ambito lavorativo. Proprio per facilitare l'emersione di questi casi di discriminazione che le lavoratrici subiscono, e per le quali le stesse accusano anche il fenomeno della “vittimizzazione secondaria” (il timore di non essere credute, ovvero quello di perdere il lavoro a seguito della denuncia) è stato realizzata, nell'ambito del sito della Consigliera Regionale di Parità (http://consiglieradiparita.regione.basilicata.it/), una pagina dedicata alle segnalazioni. E' stata denominata “Io ti ascolto”, proprio perché siamo convinte che le donne debbano essere innanzitutto ascoltate, e dunque credute, nelle loro esternazioni e denunce, proprio per scongiurare vittimizzazioni o peggio. Noi ci siamo, siamo dalla parte delle lavoratrici, sempre disponibili ad ascoltarle e a sostenerle».

L'intervista è possibile ascoltarla al link

https://open.spotify.com/episode/5LjwrARqcR0nMxZPtqY4xM?si=-y8DRSNoRSKOQyOsjjRoew