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Come richiesto dal Ministro del Lavoro Orlando, la Consigliera nazionale di parità, Francesca Bagni Cipriani, ha provveduto ad individuare un ristretto gruppo di Consigliere di parità che, in rappresentanza di tutta la rete, possa collaborare con il suo Gabinetto al fine di individuare elementi di riforma utili alla risoluzione delle criticità relative al ruolo istituzionale delle Consigliere di parità; criticità evidenziate nel corso della Conferenza Nazionale tenutasi il 13 maggio scorso.

A tal fine, tenendo conto della coerenza dei contributi espressi nella suddetta Conferenza, rispetto all’invito del Ministro di rafforzare la rete delle Consigliere, e anche sulla base della rappresentanza territoriale e dell'esperienza maturata, Francesca Bagni Cipriani ha individuato quale componente del Gruppo di lavoro anche la Consigliera regionale di parità della Basilicata, Ivana Pipponzi.

Il Gruppo di lavoro sarà composto, oltre che dalla Consigliera nazionale di parità, dalle seguenti Consigliere.

Sonia Alvisi (Emilia Romagna)

Flavia Ginevri (Roma)

Domenica Lomazzo (Campania)

Maria Grazia Maestrelli (Toscana)

Sandra Miotto (Veneto)

Monica Paparelli (Umbria)

Carolina Pellegrini (Lombardia)

Ivana Pipponzi (Basilicata)

Susanna Pisano (Cagliari)

Tonia Stumpo (Calabria)

I punti fondamentali sui quali questo gruppo sarà chiamato ad intervenire, sono i seguenti:

• Questione attività e indennità di funzione;

• Questione nomine: definizione dei criteri per la valutazione comparativa dei candidati.

La riunione di insediamento del gruppo per l’elaborazione della proposta di legge, così come richiesto dal Ministro, si terrà venerdì 11 giugno p.v., dalle ore 10.00 alle ore 12.30.

Costituisce un motivo di grande orgoglio far parte del Gruppo di lavoro ministeriale, afferma Pipponzi, cercherò di dare il mio contributo come già fatto in sede di Conferenza nazionale, stante l’importanza del ruolo istituzionale delle Consigliere di parità, capaci di risolvere stragiudizialmente ed in via conciliativa le stringenti problematiche delle discriminazioni di genere sul posto di lavoro”.