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Il prossimo 26 maggio saranno 54 i Comuni della Basilicata chiamati a scegliere gli amministratori che governeranno i centri lucani per i prossimi 5 anni.

Tra meno di un mese anche i potentini si recheranno alle urne per esprimere la propria preferenza tra i cinque i candidati a Sindaco: Bianca Andretta per il centrosinistra, Marco Falconeri per il M5S, Giuseppe Ferraro (lista civica ”Potenza nel cuore”), Mario Guarente (Lega) per il centrodestra, Valerio Tramutoli (”Basilicata possibile”).

Solo sette giorni fa, sono state depositate le liste e i candidati avranno tempo altre tre settimane per esporre i loro programmi e fare tappa nei quartieri cittadini per confrontarsi direttamente con le persone. C’è anche chi, non implicato direttamente nel contesto delle elezioni amministrative, si è fatto portavoce di un “Un patto di rinascita per la città in difesa della Basilicata e dei Lucani”. Si tratta di un d o c u m e n t o ricco di iniziative e grandi idee per risollevare le sorti di una città, capoluogo di regione, che negli ultimi anni, a fronte della crisi economica che ha colpito il Mondo Occidentale dal 2009, è caduta in un vortice che ha visto la chiusura di attività commerciali, la delocalizzazione di attività amministrative, ma anche la crisi del settore edile, che ha sempre fatto da traino all’economia cittadina. Promotori dell’iniziativa, Enzo Fierro e Ciro Gentile (nella foto), in qualità di rappresentanti del Forum Civico per Potenza, che si sono fatti carico di inviare il documento ai candidati, nell’attesa di poterli incontrare direttamente.

Nel frattempo, continua l’impegno “sul campo” del Forum, nell’organizzazione di incontri pubblici con le forze socio-culturali e professionali di Potenza, al fi ne di alimentare il dibattito sui temi dello stesso documento, concernenti lo sviluppo del capoluogo di regione, “quale luogo in cui tutti i lucani riconoscano i propri valori identitari, soddisfi no i propri bisogni e trovino un’opportunità di crescita, sviluppo e futuro per se stessi e per le future generazioni, e di chi pur venendo da altri luoghi per studiare, lavorare, curarsi, vorranno dare un contributo per la costruzione di una città aperta, ospitale, bella, sicura e solidale”. Dal punto di vista territoriale, la città di Potenza oltre al centro urbano principale, vede la presenza di aree di insediamento residenziale estensivo nel vicinissimo hinterland, nonché numerose aree ad elevata valenza naturalistica-ambientale. Questa caratteristica, “rende la città di Potenza una delle principali realtà urbane dell’Appennino meridionale e rappresenta l’unica città con un ‘area di influenza potenzialmente così estesa e con funzioni di Capoluogo di Regione tanto da poterla defi nire «Capitale dell’Appennino Meridionale»”.

Tra le prime necessità della città vi è un servizio di trasporto pubblico, come si legge dal documento, “in grado di sovvertire costumi e abitudini legate a troppi anni di prestazioni inadeguate, in grado di assicurare le connessioni con i comuni limitrofi e con una copertura adeguata del territorio, attivando le risorse e le infrastrutture realizzate e da completare”.

Inoltre, il Forum Civico sottolinea la necessità di un ulteriore miglioramento dei livelli di prestazione dei servizi dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, che potrebbe concretizzarsi anche con l’istituzione di una facoltà di Medicina e Chirurgia, che completerebbe l’offerta formativa del polo Universitario lucano, tra l’altro inserito nello stesso quadrante urbano dell’ospedale. Nel documento vi è anche la proposta per “la creazione di un’Agenzia di Sviluppo locale che tenga insieme le eccellenze della città, chiamando a partecipare anche Centri di ricerca, Imprese, Ente Camerale, Scuole, con l’obiettivo di trattenere nel territorio lucano i migliori cervelli e far fronte all’esodo sempre più alto di giovani potentini”.

Ultimo ma non ultimo, spiegano i promotori del Forum Civico per Potenza “riteniamo di grande importanza la messa in campo di strumenti di ascolto e partecipazione, confronto ed elaborazione di idee e progetti come l’Istituzione di un Urban Center, in grado di assicurare la massima informazione a cittadini, associazioni, operatori economici mediante laboratori di urbanistica partecipata”.