BARRESIsancarlo

Un tempo contenuto, quello che la direzione generale targata Barresi, ha vissuto all’interno dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, corrispondente a 100 giorni; e tuttavia un periodo sufficiente per la costruzione di una geografi a di obiettivi specifici da portare a termine e di valutazioni, verifiche a sorpresa e provvedimenti già attuati. Importanza assoluta alle interlocuzioni (con tutti i livelli, dai cittadini e fino agli operatori medici e sanitari) e alla conoscenza del territorio e di conseguenza dei presidi locali.

Ma anche una decisione netta sul blocco delle prestazioni intramoenia, perché venga data la più ampia attenzione ai pazienti, una strategia che mira all’abbattimento delle liste d’attesa per le branche che risulteranno aver sforato i tempi massimi. “Si tratta di una disposizione urgente, in linea con il nuovo Piano nazionale, (PNGLA) 2019-2021, varato dal Ministero della Salute e in attesa che la Regione adotti il proprio Piano. Qualora i valori si attestino, ancora al di sopra del limite massimo prestabilito, si procederà a bloccare, con decorrenza dal 1 giugno e fatta salva l’erogazione delle prestazioni già prenotate; il ripristino avverrà, allorquando si rientrerà nei parametri previsti da norma (30 giorni per le prime visite, 60 giorni per le prestazioni strumentali)”- ha dichiarato il dg. Massimo Barresi, in una conferenza stampa di presentazione delle azioni del proprio mandato - “La decisione deriva dai dati di un monitoraggio avviato, che hanno evidenziato la presenza di numerose criticità: sono una decina le aree con liste di attesa più lunghe, nonostante le classi di priorità, quali l’ortopedia, la cardiologia, la neurochirurgia, l’oculistica, la diagnostica per immagini. Il contenimento dei tempi produrrà effetti positivi anche sulla mobilità passiva, in quanto per tali discipline si registra la maggiore fuga verso strutture sanitarie fuori regione”. Nel mese di maggio, Direzione sanitaria e Direttori dei Dipartimenti si riuniranno per confrontarsi sulle iniziative più efficaci da mettere a sistema, dopo il periodo prestabilito di osservazione. Oltre a ridefinire i Piani Terapeutici, il dg ha spiegato come sia intervenuto anche regolamentando i trasferimenti del personale: “Lo scorso anno, si sono perse circa 120 unità tra infermieri, Oss e medici; non si può concepire tale svuotamento di risorse, che devono garantire la sicurezza più ampia dei pazienti e di coloro che da noi cercano risposte, anche perché qui abitano settori d’eccellenza, dalla Reumatologia alla Cardiochirurgia e fi no alla Chirurgia Robotica, per citarne alcuni, e nei quali occorre contestualmente investire, per la presenza di giovani competenti e in ottemperanza di criteri di meritocrazia e trasparenza”. Un focus privilegiato sul Pronto Soccorso: “C’è un impegno preciso perché si ottimizzino le attività in una delle Unità Operative Complesse che fa registrare ogni anno, oltre 100.000 accessi, di cui 55.000 solo al San Carlo di Potenza. Questa tendenza è indicativa della fidelizzazione dell’utenza, una opportunità, ma anche una sfi da a migliorare la risposta e a fronteggiare le problematiche pratiche; per questo attiveremo un sistema d’accoglienza che sia in grado di fornire indicazioni e supporto e potenzieremo il personale sanitario”. “Il primo biglietto da visita di una struttura è senza dubbio la facilità di accesso, per questo è in corso una verifi ca degli adempimenti contrattuali tra l’Azienda e il Gestore del servizio di Parcheggio, con una particolare attenzione ad aree adeguate per i disabili e con la restituzione, dal mese di luglio prossimo, di 17 mini appartamenti nel Parcheggio Multipiano, dedicati ai parenti dei pazienti fuori sede”- ha ribadito Barresi. “Abbiamo ritenuto di implementare talune azioni con nuove attività, non si dimentichi lo sviluppo della Rete Oncologica con IRCSS- Crob, ASP e ASM; il consolidamento dello Screening neonatale, esteso per la diagnosi precoce di malattie metaboliche del neonato, in collaborazione con il Policlinico di Bari e l’apertura di due nuovi ambulatori per cefalea ed epilessia pediatrica. Ma non è tutto: abbiamo ridisegnato la cosiddetta Centrale delle Dimissioni, per quei pazienti che necessitano di una continuità assistenziale di qualsivoglia tipologia, grazie anche all’estensione della procedura informatizzata”- e ha concluso: “In ultimo, porteremo la Direzione tra i Presidi e non i Presidi in Direzione. Questa operazione è fondamentale ma ci si deve impegnare nella scoperta delle singole vocazioni, che consentiranno di diversificare ruoli e funzioni, per agevolare in misura sempre maggiore le persone che manifestano bisogni”. «Non mi pronuncio sullo stato di salute del San Carlo –ha poi dichiarato-. Ne saprò di più, alla realizzazione degli obiettivi specifici che mi sono proposto»