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I primi ponti primaverili, seppure ancora poco “affollati” per via del cattivo tempo hanno fatto emergere a Matera il problema dei parcheggi.

Nei fine settimana la città viene invasa dalle auto e dagli autobus che cercano luoghi di sosta nel centro città. Per gli autobus e le vetture una soluzione è stata trovata mettendo a disposizione il parcheggio (entrato in funzione qualche giorno fa) della costruenda stazione delle Ferrovie dello Stato. Tuttavia domenica scorsa il parcheggio risultava desolatamente vuoto all’ora di punta cioè a mezzogiorno. Vi erano solo 3 bus. Il parcheggio ha 438 stalli per auto (di cui 11 destinati ai diversamente abili) e 28 posteggi per i bus. In realtà l’assenza di cartelli o di qualsiasi tipo di comunicazione per portare i turisti dal centro verso questo parcheggio ha reso inutile lo sforzo dell’Amministrazione comunale di dotare la città di una grande area di sosta, sebbene decentrata, a 7 chilometri dal centro città. Ma il problema non è solo la cartellonista assente sia in centro che nei pressi del parcheggio. Il problema è che manca del tutto l’uscita stradale. Infatti la strada principale per accedere al parcheggio è quella che da Matera centro porta a La Martella attraverso la strada statale “Bradanica” inaugurata pochi mesi fa. Ma qui nascono le dolenti note: infatti l’Anas non ha previsto l’uscita in direzione Diga di San Giuliano e quindi in direzione del parcheggio. O meglio c’è indicazione per la diga ma auto e bus dovrebbero fare inversione a U una volta lasciata la strada statale per guadagnare l’ingresso del parcheggio. Insomma troppo complicato e pericoloso, oltre che vietato dal codice della strada. Un parcheggio così decentrato ha senso solo se funziona come area di scambio intermodale di trasporto con navette e taxi, in modo da garantire condizioni idonee di sicurezza ed un adeguato livello di erogazione dei servizi, cioè un collegamento pubblico continuo col centro città. E questo purtroppo manca per cui il nuovo parcheggio entrato in funzione nemmeno dieci giorni fa rischia di rimanere una cattedrale nel deserto. In ogni caso resta il problema dell’assenza di parcheggi in centro città. “Quaratan’anni fa -spiega il professor Nicola Locuratolo, attento osservatore delle infrastrutture cittadine in Via Gramsci fu posto un cartello per la costruzione di un garage multipiano subito dopo l’edificio dell’OMNI (ex asilo), ma non ne è seguito nulla. Poi fu fatta un’ipotesi di garage sull’area della scuola media su Via Moro, ma è stata scartata senza alcun seguito. Successivamente fu fatta un’altra ipotesi di garage interrato sotto la pinetina del Castello, ma senza alcun seguito. Infine è stato recentemente attrezzato lo spazio su via Cappelluti a latere dell’Hotel Palace e assolutamente inadeguato alle necessità di un “centro urbano” il cui “centro” si espande con una semicirconferenza obbligata dall’orografia del sito ed in sintonia con una espansione della zona ZTL necessaria ed essenziale per la vivibilità del centro stesso”. Tutti i cittadini non hanno mai notato il “bubbone” dell’assenza di parcheggi e si sono accorti solo ora, che la questione va studiata attentamente per evitare scelte inutili, costose e inefficaci. “Occorre una maggiore tempestività nell’osservare la città che evolve -conclude Locuratolo- per non dover poi piangere sul latte versato”.