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Il nuovo scalo di Matera Serra Rifusa inaugurato qualche settimana fa si presenta con una fermata ferroviaria, un’area di fermata dei bus, un parcheggio coperto a 2 piani con 350 posti auto, oltre ad un parcheggio per autobus turistici con 35 posti ed un’area di servizi per gli utenti.

Un’opera realizzata grazie al lavoro sinergico delle Fal e della città di Matera, che ha comportato investimenti per circa sette milioni di euro, rinvenuti da fondi regionali. Con questo terminal la città dei Sassi può vantare una rete ferroviaria metropolitana che comprende ben quattro scali con Villa Longo, Matera centrale, Matera Sud, oltre a Serra Rifusa appunto. Un contributo importante per facilitare gli spostamenti nell’area urbane, alleggerendo il traffico su gomma. I problemi però si presentano la domenica e nei giorni festivi. Il collegamento ferroviario con Matera Centrale nei giorni festivi quando il trasporto su ferro è sostituito da quello su gomma, è un servizio aggiuntivo non previsto nel contratto stipulato tra Regione e Fal. “Nel contratto di servizio stipulato tra Regione e Fal - afferma Pio Abiusi dell’Associazione Ambiente e Legalità - le corse festive non sono previste, bisogna pagarle a parte e occorrono le risorse. La tratta ferroviaria da coprire è pari a 3,4 Km (la distanza che intercorre tra la fermata di Serra Rifusa e la stazione di Matera Centrale), bastano 300 mila euro circa, non è richiesto un tesoro; sono risorse disponibili, tra le pieghe del bilancio comunale. Circa i collegamenti da potenziare con l’aeroporto di Bari-Palese e lo scalo di Ferrandina, una volta che le risorse del Contratto di Sviluppo sono ritornate nelle casse del Comune dopo che, inopinatamente, erano transitate nelle disponibilità di Invitalia, non resta che agire. Qualora non sia possibile l’estensione del contratto di servizio tra Provincia di Matera e COTRAB previsto per i servizi minimi del TPL e del relativo prezzo (€/bus-Km) di cui all’auspicato schema di accordo di collaborazione con la Provincia di Matera si può fare una procedura negoziata per l’affidamento del servizio fino all’importo massimo consentito e per la parte eccedente si può espletare la prevista procedura di gara, ma si faccia presto perché la cera della nota processione che non cammina si è consumata”. Le sorprese per quanto bolle in pentola non sono finite. La società Grassani & Garofalo di Policoro che cura il trasporto passeggeri tra Nova Siri, la fascia Jonica e l’aeroporto di Bari Palese con due corse A.R. giornaliere dal 24 gennaio scorso ha modificato la direttrice di marcia del servizio non più lungo quella pugliese, Metaponto- Ginosa- Castellaneta, ma segue quella lucana, Metaponto-Ferrandina- Matera. “La scelta appare intelligente -commenta ancora Abiusi perchè la tratta è più accorsata, poichè collega la città dei Sassi, maggiormente frequentata, con il “Karol Wojtyla”. Allora tutto bene? “Niente affatto! La burocrazia ci mette il naso e in attesa di un qualcosa che accadrà, non si sa bene quando, le due coppie di autobus che partono da Nova Siri per poi farvi ritorno e passano oggi per Matera non sono autorizzate a sostare, ad imbarcare o sbarcare passeggeri nella città dei Sassi. Qualcuno sa il perché?”.