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La telecamera, quella analogica o –più recentemente- quella web, era il suo grande amore. Saverio Lorusso, 61 anni, teleoperatore potentino molto conosciuto e amato in città, è venuto improvvisamente a mancare nella notte di ieri.

Era stato uno dei pionieri della tv locale nel capoluogo, sin dai primi vagiti delle emittenti private di inizio anni Ottanta, fornendo poi negli anni a seguire il suo prezioso contributo a diverse realtà editoriali, seguendo con passione e professionalità i fatti della regione, che raccontava con le sue immagini illuminanti. Alcuni fra i più importanti giornalisti della regione, fra quelli che avevano iniziato la loro carriera nelle tv locali, avevano lavorato con lui: Saverio, dal carattere burbero, ma dal cuore enorme, si vantava di averli “rimproverati” (alla sua maniera) un po’ tutti. Lorusso conosceva infatti l’intimo significato della parola “notizia”, e tutti i giornalisti che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui apprezzavano l’unico e preziosissimo contributo che sapeva dare alla confezione di un servizio televisivo. Appassionato di musica, da qualche anno si era dedicato anche alla radio su Internet, anche in questo caso fra i primi a partecipare alle pionieristiche prime trasmissioni trasmesse sul web, e più di recente era stato fra quelli ad inaugurare la moda delle trasmissioni video “casalinghe”, con diversi suoi interventi –e anche interviste- realizzati di fronte alla webcam di casa sua.

Saggio e ironico, sprezzante e tenero, Saverio Lorusso ha dato un apporto enorme al giornalismo televisivo (e non solo) della nostra regione.

Pertanto, sarebbe opportuno che l’Ordine dei Giornalisti di Basilicata gli riconoscesse l’iscrizione postuma, per meriti, visto che Lorusso in vita ha lavorato tanto, ma le particolari e precarie condizioni che spesso animano il mondo dell’informazione lucana non gli hanno mai dato l’opportunità di conseguire la qualifica di giornalista.

Wal. De. S.