ROTATORIEDONBOSCO

È stata una vera e propria rivoluzione per il quartiere Rione Risorgimento.

Da lunedì, infatti, ha preso via il nuovo sistema di viabilità che prevede doppi sensi di circolazione e circolazione rotatoria in diversi punti critici della zona. Superata a fatica la prima giornata che è coincisa con l’apertura delle scuole, giorno per giorno la situazione sembra leggermente migliorare, anche se, come ha affermato l’assessore comunale Bellettieri “le code saranno comunque fisiologiche, il traffico c’è sempre stato soprattutto nell’ora di punta scolastica. “L’affidamento dei lavori è avvenuto il 7 agosto 2018, e i lavori si sono conclusi il 7 settembre 2018, quando gli stessi avrebbero dovuto avere una durata di 180 giorni. In 30 giorni le opere sono state ultimate, le abbiamo consegnate alla città in modo alquanto violento in corrispondenza dell’apertura delle scuole, ma il problema si sarebbe manifestato in qualsiasi altro momento”, ha continuato Bellettieri, a cui abbiamo rivolto delle domande. L’assessore ha inteso lasciare alla cittadinanza diversi consigli da tener conto per evitare che si creino code e incidenti.

 

Tutto è accaduto in concomitanza con l’apertura delle scuole, senza che la cittadinanza potesse abituarsi ai percorsi. Come mai non si è partiti prima anche con i bandi?
Per la burocrazia, i tempi sono abbastanza lunghi. È un cambiamento così storico, complicato e delicato, non sarebbe stato molto diverso un mese prima. Si tratta comunque di un passaggio storico di cui si parlava da quasi vent’anni, ma solo noi abbiamo avuto il coraggio di metterlo in pratica.


Tuttavia il dato di fatto è che in questi primi giorni c’è stato caos. Come si risolve? Cosa consiglia ai cittadini?
Oggi (giovedì-ndr) il traffico è stato molto, molto meno. Qualcuno ha cominciato a seguire le indicazioni che ho dato e continuerò a dare. Il problema lo abbiamo avuto dalle 13.35 alle 13.47, 12 minuti terribili in cui gli utenti che hanno preso Viale Firenze sotto il Liceo Scientifico (praticamente il muraglione che arriva al mercato di Verderuolo), poi hanno imboccato la rotatoria creando problemi con via Milano e via Angilla Vecchia.


• Il punto più delicato è la fine della discesa di Viale Firenze che culmina tra Don Bosco e il mercato di Verderuolo. Il consiglio è che quella strada deve essere utilizzata per andare in Viale Milano e proseguire Viale dell’Unicef (FRECCIA ROSSA). Mentre per raggiungere Parco Aurora, Ospedale e via Mazzini, bisogna scendere per la “discesa di Scattone” che porta direttamente alla rotonda di Tazza d’Oro e ti permette di proseguire per Università/Ospedale/Principe di Piemonte. (FRECCIA CELESTE).


• L’altra questione fondamentale è che nei pressi delle rotonde, bisogna rispettare le precedenze ed evitare di occuparle, chiudendo i passaggi e di conseguenza creando le code. Non è facile, ma è importante l’utilizzo della nuova strada. Dopo anni, noi tutti automobilisti, dobbiamo entrare nell’ottica della nuova viabilità.


• Un altro problema si crea percorrendo Fondovalle, Via Roma, rotonda e percorso per Via Trieste. Per andare a Santa Maria perché si confluisce al Don Bosco? Basterebbe prendere la strada dove attualmente c’è il passaggio a livello e dove sarà fatto un nuovo sottopasso.


Questo progetto nasce da un’analisi di incidentalità. Nei pressi di viale Firenze all’altezza della Esso ci sono stati circa 40 incidenti di cui 18 con feriti (investimenti), due dei quali nel solo mese di settembre scorso. Adesso è tutto molto più lento, c’è tutela per il pedone. La mia preghiera ai cittadini è quella di comprendere i percorsi e scegliere quello più breve verso la propria destinazione. Personalmente ritengo anche che sia un progetto che ha arricchito molto la bellezza del quartiere, inoltre stiamo completando anche la segnaletica che da il senso del nuovo.


Quali sono i problemi più rilevanti?
Nelle rotatorie bisogna rimanere nella canalizzazione, è l’esempio della rotatoria del Tazza d’oro. All’altezza della pizzeria “Aladdin”, se devi imboccare la rotatoria o salire, stai a sinistra, mentre la corsia destra serve per andare a via Messina. I cambi di corsia improvvisi creano incidenti per prima cosa, ma anche ingorghi. Ed è quello che succede a ripetizione nel punto più delicato a Don Bosco. La rotatoria o la impegni e passi oppure resti fuori. C’è poi un’anomalia che ci deve spingere a pensare: si hanno degli ingorghi da Don Bosco a salire verso il Tazza d’oro, mentre il senso opposto è totalmente sgombro dai veicoli. La corsia vuota in un contesto così delicato è anomalo nello stesso modo in cui è anomala la coda.


Una questione molto discussa riguarda anche i BUS dai paesi.
Con la collaborazione di tanti consiglieri e assessori stiamo combattendo da 4 anni con gli enti gerarchicamente superiori a noi, Provincia e Regione, per evitare il passaggio in città: sono 56 pullman scolastici. Ancora oggi siamo in attesa che esca il piano regionale, siamo fermi allo status quo.


Per concludere, quale altro consiglio vuole dare ai cittadini?
Ogni mattina giro tutta la città, questo ormai da qualche anno. Un’altra cosa di fondamentale importanza, che ho valutato proprio da lunedì, è che molte strade come via Lazio sono libere, ma inspiegabilmente via Cavour è bloccata. Solamente qualche mese fa, abbiamo inaugurato Viale Emilio Colombo, tutti se ne sono già dimenticati. La strada collega proprio via Cavour con Ospedale e Università, consentendo facilmente l’arrivo a Macchia Romana. È una strada vitale per liberare via Cavour, tranne se devi portare i figli dalle Canossiane o alla Busciolano.