MATERAscuolaBramante

La scuola di via Bramante si avvia a essere un’altra incompiuta di Matera 2019. Il cartello con le indicazioni sui lavori bilingue serve solo a dare una allure di internazionalità come si impone a una Capitale Europea della Cultura.

In realtà maschera l’ennesimo flop da parte del Comune di Matera nel campo delle opere pubbliche. Il cantiere per la demolizione e ricostruzione del plesso scolastico è stato avviato ufficialmente lo scorso 6 ottobre 2017. Si tratta della demolizione del preesistente edificio scolastico e realizzazione di una nuova struttura idonea ad ospitare la scuola dell’infanzia nel primo blocco, la scuola primaria nel secondo blocco, la palestra e le aree di parcheggio. Il sistema energetico dell’impianto termico è piuttosto ardito: si prevede l’uso di un campo geotermico a servizio della centrale termofrigorifera con rigenerazione estiva tramite impianto solare termico. La demolizione è avvenuta a tempo di record, in pochi giorni, a metà novembre 2017. Tutto lasciava sperare per un inizio “accelerato” dei lavori ed un rispetto dei tempi previsti, cioè meno di un anno, 313 giorni per la precisione. I lavori sono stati aggiudicati per 3.620.373 euro, ma a parte la demolizione negli ultimi 4 mesi è mezzo non si è mosso un solo calcinaccio. L’area di cantiere è recintata, ma non è accaduto niente da novembre. Non è stata montata nemmeno la gru che solitamente è il primo step per avviare il cantiere. Stando alle specifiche dell’appalto la consegna dei lavori dovrebbe avvenire il 15 agosto 2018. Tra 5 mesi. Appare chiaro che ci sia un ritardo oggettivo visto che non è stata avviata nessuna opera propedeutica all’inizio della costruzione. Il finanziamento per costruire la scuola rientra nel Piano Nazionale delle Città. L’importo complessivo dei lavori era di 4.214.000,00 euro per un totale, compresi gli oneri della sicurezza e quelli per la progettazione, di 4.581.971,12 euro. L’importo o a base d’asta, quindi a ribasso è di 4.214.000,00 euro. Il ribasso d’asta è stato del 14,087 %. Al netto del ribasso, l’importo dei lavori risulta essere di 3.620.373,82 euro ai quali vanno aggiunti gli oneri di sicurezza e gli oneri della progettazione, con i quali si arriva alla cifra di 3.948.623,67 euro. All’atto della consegna dei lavori dell’immobile, questo risultava essere occupato abusivamente da alcuni extracomunitari. “Siamo fiduciosi – aveva commentato l’assessore Casino all’inizio dei lavori– perché i tecnici delegati a seguire i lavori sono di comprovata esperienza e io sono tranquillo che anche quest’opera sarà portata a termine. Naturalmente un intervento sarà indirizzato anche agli spazi esterni e al verde pubblico”. Un ottimismo che oggi suona del tutto fuori luogo.

 

Via Casalnuovo: si prospetta un’altra incompiuta

Sembra destinata a essere un’altra opera incompiuta quella della riqualificazione di via Casalunuovo con annesso parcheggio. E’ l’amara constatazione dei residenti e operatori commerciali dell’antica strada di accesso ai Sassi che oggi si riuniscono in assemblea di protesta alle ore 15. All’incontro sono stati invitati anche gli amministratori della città, gli organi di informazione, gli ordini professionali e i partiti politici. Sembra non avere termine l’odissea di questo quartiere martoriato (una delle due vie di accesso ai Sassi), nonostante alcuni interventi di recupero e diverse iniziative dei cittadini. Poco più di un anno fa, il 26 ottobre 2016 gli abitanti della zona si attivarono con la pulizia straordinaria dell’area sottostante la chiesa di San Rocco e la presentazione di un progetto di riqualificazione elaborato da giovani laureati in architettura, completamente ignorato. Ad oggi i cittadini constatano che il parcheggio non verrà completato; l’area dello slargo di fronte la chiesa di S. Rocco continuerà per un lungo periodo ad essere occupata da mezzi e materiali dell’impresa che effettua i lavori per la realizzazione dell’ascensore, sottraendo numerosi posti auto; il disordine della circolazione e della sosta mette in agitazione e crea continui conflitti tra residenti, operatori di strutture e forze dell’ordine in particolare vigili urbani che, chiamati per dirimere i contenziosi, effettuano multe senza risolvere alla radice i problemi. Occorre che l’amministrazione governi la situazione individuando misure da adottare e finanziamenti da programmare, dopo il confronto con il Comitato di quartiere. In questi giorni il Comitato ha inviato una lettera alle varie commissioni comunali e agli Assessori competenti per l’audizione sulle diverse problematiche, indicando già qualche idea su cui lavorare nel breve termine come il finanziamento e completamento del parcheggio con relativa ipotesi di gestione e bando di affidamento dello stesso. Occorrerebbe anche verificare ed estendere il regolamento della ZTL in vigore nel rione Sassi nel periodo estivo e di maggior flusso turistico ed istituire il servizio di trasporto pubblico nel periodo di maggior flusso turistico con percorso ipotizzato: rione Lanera, Ospedale, Via Casalnuovo, Sassi. I cittadini chiedono anche il trasferimento dell’area attualmente occupata dal cantiere per i lavori dell’ascensore, recuperando il fosso prospiciente la chiesa di san Rocco oltre che la riqualificazione vico 2° Casalnuovo.