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di Antonella Sabia

 

 

“… sembravano femminucce”. È la triste, infelice e amareggiata espressione usata nella conferenza stampa post Potenza-Avellino, dal presidente Macchia, per “criticare” (per la prima volta) e sottolineare la pessima prestazione dei suoi stessi giocatori, superati in casa per 4-2 dai campani. La stessa squadra che solo qualche giorno prima, sempre il presidente, collocava “come potenziale solo dietro a Catanzaro e Crotone, al livello del Pescara”, che per dovere di cronaca ricordiamo hanno rispettivamente 67, 59 e 43 punti.

Ci perdonerà però il patron rossoblu, ma il campo, purtroppo, lo ha totalmente smentito, e tolto il momento di rabbia e delusione, la conclusione è che bisogna essere più realisti, bisogna prendere atto della classifica e di quello che è davvero il potenziale di questo gruppo. Bisognerà (tutti) essere più equilibrati da questo momento in poi, perché non si può passare dall’entusiasmo smisurato per un pareggio a reti bianche a Crotone e 3 giorni dopo, a seguito di una sonora batosta (in cui non è bastato un grande Caturano), mettere in discussione tutto e tutti, a partire dai benefit e trattamenti di cui godono gli stessi calciatori.

Torniamo al campo, però. Effettivamente, a Crotone al netto delle espulsioni, che di fatto hanno cambiato l’andamento della gara, i rossoblu hanno fatto la partita che non ci attendevamo. Innanzitutto, da sottolineare la buona prestazione di Murano, che dopo soli pochi giorni con i compagni si è integrato benissimo, ha portato a casa tutti i ‘90, sacrificandosi anche tanto. Con il rientro di Girasole, anche la difesa ha fatto il suo, consentendo poco o niente a un Crotone che nonostante il parco attaccanti, non segna tantissimo. E poi quel rigore non fischiato che chissà…

Trascorsi tre giorni di grande entusiasmo, rientra Caturano, e il Potenza ha l’occasione di portare a casa altri punti, ma succede l’impensabile. Contro gli avellinesi, formazione a completa “trazione anteriore”, Caturano-Murano-Di Grazia-Volpe tutti insieme dal primo minuto, nonostante le dichiarazioni della vigilia. La gara si fa subito in salita per una serie di errori in difesa, il Potenza con il suo capitano la riprende tra primo e secondo tempo, ma quando sembra poterla addirittura ribaltare, l’Avellino diventa nuovamente padrone del campo e rifila il poker ai rossoblù.

Un po’ come stare sulle montagne russe. Il Potenza non è affatto una cattiva squadra, e probabilmente non è la peggiore del girone, ma come ha detto qualcuno, in più di qualche occasione si è peccato di presunzione, e il campo ha totalmente ribaltato le previsioni e le aspettative. Domani, contro il Pescara, in un momento difficile della stagione (nelle ultime

11 gare, solo 2 vittorie e 2 pareggi)gli uomini di Raffaele sono chiamati a ripetere la buona prestazione di una settimana fa a Crotone. Un affaticato Murano uscito già alla mezz’ora potrebbe partire dalla panchina così come lo stesso Cittadino, che si è voluto azzardare nell’ infrasettimanale. Fischio d’inizio alle ore 14:30.

CHIUSURA MERCATO INVERNALE - Di sicuro, l’affare Murano ha ingolosito molto i tifosi rossoblu, dopo il tira e molla con altre pretendenti. L’uscita di Matino verso Bari (come fai a fermare un calciatore che sale di categoria?), ha invece lasciato perplessi se non altro per non aver subito pensato ad un rimpiazzo. Al Rimini, a titolo temporaneo, è stato ceduto Mattia Sandri, mentre dalla Sampdoria è arrivato il giovane Nicolò Bianchi, centrocampista centrale. Sul tedesco Fobassam, presente in tribuna al Viviani contro l’Avellino, si attendono news: l’operazione ha subito una frenata trattandosi di tesseramento internazionale.

 

La redazione di Controsenso si stringe intorno al Presidente Donato Macchia e al mister Giuseppe Raffaele per la scomparsa delle rispettive madri a distanza di qualche giorno.