finaleMANFREDONIA

“Quello che conta adesso è vincere, non importa come”, ha ripetuto spesso mister Ragno nelle ultime conferenze. Anche a costo di buttare qualche pallone in tribuna, di non mettere in campo un bel gioco..

Ieri al Miramare, si è assistito ad una gara dai due volti, un Potenza in grado di subire la prepotenza del Manfredonia, padrone del campo per tutto il primo tempo, per poi dominare per oltre mezz’ora una gara e vincerla in rimonta. Così, da vera capolista, il Potenza mantiene il suo primato a quattro punti dalla Cavese, vincente ad Altamura, mentre si allunga il distacco da Cerignola e Altamura, entrambe perdenti ieri negli scontri diretti.
Scialbo, inconcludente, senza idee il primo tempo degli uomini di Mister Ragno che già al 7’ vanno sotto di un gol. Una storia già vista, calcio piazzato dalla bandierina e un gol in semigirata da parte di Amendola. Il Manfredonia riesce in tutti modi a gestire il risultato, concedendo pochissimo agli ospiti, pochi i tiri degni di nota, un colpo di testa di França alto sulla traversa, una punizione di Pepe lontana dallo specchio della porta. E poi la beffa: Carlos França chiede in tutta fretta il cambio e, sempre per infortunio, esce anche Panico, poi trasportato in ospedale per una botta alla testa.
Pare non iniziare in maniera differente il secondo tempo, tanto che al 5’ si concretizza il raddoppio dei padroni di casa, complice un errore di Breza che si accartoccia, favorendo La Forgia. Pesantissimo 2-0 del Manfredonia in soli 50 minuti di gara e Potenza sempre più assente. Subito smentiti quelli che pensavano sarebbe stata una gara accessibile, testacoda sulla carta, ma che il campo ha letteralmente ribaltato. Tra la gioia dei tifosi manfredoniani, e lo sconforto degli ospiti, la gara sembrava apparentemente chiusa, ma mister Ragno ancora una volta viene premiato per i cambi effettuati. Infatti, dopo i due obbligati (Di Senso e Vaccaro al posto degli infortunati), inserisce Coccia al posto di Guaita, non nella sua giornata migliore. Nuova verve in campo, il Potenza carbura e riparte come un treno. È il 18’ e Siclari accorcia le distanze, a soli tre minuti Di Somma rimette in parità il risultato. Nessuno ci avrebbe sperato, e invece i rossoblù fanno di tutto per ribaltare la gara. Al 25’ infatti, Di Senso la rimette dentro, ma il gol viene annullato per un tocco di mano in area. Staffetta di cambi, entra anche Guadalupi al posto di Esposito, poi Coppola per Pepe. Al 40’ Breza si fa perdonare il precedente errore, Kebbeh salta Vaccaro che scivola (al suo esordio stagionale in rossoblù), ma 1 contro1 debolmente colpisce la sfera e il portierino salva. Gol sbagliato, gol subito. Incredibilmente ad un minuto dalla fine del tempo regolamentare, Guadalupi sigla la sua prima rete stagionale ribadendo alla traversa che aveva impedito a Siclari la doppietta. In paradiso tutto il settore dedicato agli ospiti e 3 punti fondamentali portati a casa dal Potenza, che anche quando è brutto da vedere, ha ragione.
Meritava forse qualcosa in più il Manfredonia, che ha dominato tutto il primo tempo, ma poi è crollato fisicamente, anche mentalmente dopo il pareggio. Il calcio è beffardo e diabolico e alla fine vince chi ci crede, il Potenza l’ha fatto, anche se solo negli ultimi 30 minuti.