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--àAggiornamento del 19 Novembre 2020ß--

Il Muro della Gentilezza temporaneamente sospeso

Il Muro della Gentilezza temporaneamente sospeso Le Presidenti delle associazioni Sinergie Lucane Paola Faggiano e Smac Angolo creativo Valeria Veltro, comunicano in accordo con gli Assessorati ai servizi Sociali Fernando Picerno, e Cultura Stefania D’Ottavio del Comune di Potenza, la Sospensione momentanea del Muro della Gentilezza sito presso la Piscina Comunale di Montereale, causa COVID e maltempo. In questo tempo così delicato si è pensato di prendere un periodo di pausa, per quanto le situazioni di vulnerabilità rimangono, e visti gli aumenti di casi Covid, siamo impossibilitati a raggiungere le famiglie meno abbienti nei paesi. Pertanto in stretta comunione abbiamo pensato di sospendere solo per un breve periodo il servizio del Muro della Gentilezza, per garantire a tutti una più ampia tranquillità.

 

 

di Antonella Sabia

 

“Se non ti serve lascialo, se ti serve, prendilo!”. È la scritta che spicca sul Muro della Gentilezza, creato nel Parco di Montereale a Potenza, su iniziativa delle Associazioni Sinergie Lucane e SMAC Angolo Creativo, supportate dagli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali. Già presenti in diverse parti del mondo, i “walls of kindness” rappresentano un punto di riferimento per le persone meno fortunate, che possono trovare rifugio e usufruire nella più completa riservatezza dei doni lasciati: capi di abbigliamento, scarpe e tanto altro.

Di questa iniziativa, ne abbiamo parlato volutamente con due donne, con l'Assessore alla Cultura, Stefania D'Ottavio, e la presidente dell'associazione SMAC Angolo Creativo, Valeria Veltro.

Stefania D'Ottavio, Assessore alla Cultura

L’iniziativa nasce in un periodo difficile come quello del Covid che ha sottoposto tutti ad una situazione economica, oltre che salutare, davvero preoccupante. Alla base c’è sempre il fare del bene, in ogni modo, comunque e dovunque. Il muro della gentilezza è un’idea già realizzata in altre parti del mondo che ha riscontrato molto successo. Anche nella nostra città ha avuto molto seguito tranne che per questi ultimi atti vandalici che ne hanno sporcato l’immagine e ci feriscono il cuore.

Ho approvato in pieno l’iniziativa a livello culturale, insieme con l’assessore alle Politiche Sociali Fernando Picerno, con cui abbiamo pensato di utilizzare un muro presente nel parco di Montereale, per garantire una riservatezza delle azioni. Non solo per chi prende, ma anche per chi dona che spesso preferisce rimanere nell’anonimato. La città di Potenza ha un cuore davvero generoso, dal singolo cittadino alle attività produttive, che spesso donano direttamente alla sede delle associazioni.

D: L’iniziativa è ovviamente lodevole, ma in questo periodo di infezione non si corrono rischi?

R: È evidente che chiunque decida di prendere dal muro, nelle proprie abitazioni procederà ad una attenta sanificazione nonché al lavaggio degli abiti. Ci sono inoltre delle telecamere che riprendono la zona, ed eventualmente si creasse qualsiasi tipo di assembramento, si procederebbe con i controlli. In questo momento però c’è gente che ha bisogno, la gentilezza andrebbe davvero coltivata, da qui nasce l’educazione, la generosità, la comprensione, comportamenti umani che rendono una società migliore oltre che civile. Ora più che mai, un atto di gentilezza può fare tantissimo, perché c’è preoccupazione, sofferenza e tanto nervosismo. Noi amministratori abbiamo sposato la causa, ma alla fine gran parte del lavoro lo fanno le associazioni.

Valeria Veltro, Presidente SMAC Angolo Creativo

In rete con Sinergie Lucane, nel mese di luglio abbiamo inaugurato questo Muro della Gentilezza, in Basilicata siamo stati i primi, grazie anche alla vicinanza dell’amministrazione comunale. All’inizio qualcuno ci disse che Montereale non sarebbe stato un luogo giusto poiché soggetto ad atti di vandalismo, in realtà è stata un’iniziativa straordinaria, i ragazzi si sono comportati benissimo.

D: Come è organizzata questa iniziativa?

R: Tra le due associazioni abbiamo costituito un gruppo di volontari che ogni settimana si reca sul posto per tenere il luogo pulito e sistemato, perché purtroppo c’è ancora tanta gente che ha scambiato questa iniziativa come un luogo dove andare a depositare tutti i tipi di indumenti, anche inutilizzabili. È successo inoltre che commercianti di Potenza ci hanno contattato direttamente ed hanno portato vestiti praticamente nuovi con i targhettini. Praticamente noi andiamo sul posto, ovviamente con tutti i dispositivi di sicurezza, facciamo uno scarto e quello che non serve lo portiamo all’isola ecologica. Il resto viene diviso per tipologie, taglie, uomo, donna o bambino. Quando portiamo le buste selezionate in associazione, procediamo alla sanificazione con i nostri mezzi, attraverso spray e materiale disinfettante. È naturale che chi prende, dovrà procedere privatamente al lavaggio degli indumenti prima di usarli. È giusto che ci sia anche una coscienza civica da parte di chi riceve il dono.

D: Andando incontro alle giornate invernali, fredde e con pioggia, come vi organizzerete?

R: Siamo organizzati perché abbiamo chiesto all’ACTA, un contenitore dove mettere le buste, anche se molti spesso le lasciano fuori. Ci auguriamo sempre che quando si tratta di fare del bene alla comunità, tutti abbiano un senso civile perché è un luogo di tutti.

D: Avete contezza di quanta gente si serve di questo muro?

R: Credo proprio tanta, a giudicare dalle volte che troviamo il muro vuoto. Noi andiamo 2-3 volte a settimana sul posto per riempire gli attaccapanni di roba invernale, ed è capitato diverse volte di non trovare più nulla. Abbiamo comunque creato una rete attraverso gruppi Facebook, e spesso il ritiro avviene anche in sede, lasciando la busta fuori dalla porta proprio per evitare contatti e rispettare la normativa.

D: Spesso la gente faticava a chiedere aiuto se in difficoltà, questa cosa è stata superata?

R: Sicuramente, lo abbiamo visto nel corso di questi mesi. All’inizio la gente aveva paura a chiedere, ma adesso anche grazie a questa rete di fiducia che abbiamo creato, la gente si rivolge a noi per anche per alimenti, beni di prima necessità per i bambini. Di gente che ha bisogno ce n’è tantissima, siamo rimasti senza parole…per questo motivo abbiamo chiesto al Comune uno spazio dedicato solo per questa cosa.