editoriale1105.JPG

Cari Contro-Lettori,

il sospettino che non si conti nulla a Roma è più volte scivolato vischioso e gelido sulla schiena di noi Lucani, come una goccia di sudore freddo in un giorno d’estate (che, tra l’altro, chissà se arriverà mai, a questo punto). Viepiù, una simile sensazione, altrettanto spiacevole, che certi affarucci vengano discussi su tavoli “non lucani” serpeggia da tempo velenosamente: sia per quanto riguarda, chessò, le questioni ambientali ed energetiche, sia per quanto riguarda le faccende di politica (solo apparentemente) “spicciola”, magari come (se n’è parlato molto) alcune vicende che avrebbero preceduto il parto travagliato degli assessori regionali del governo Bardi, o anche alcune candidature a sindaco nella città di Potenza (De Luca, secondo le indiscrezioni, sarebbe stato sacrifi cato da Speranza in un gioco delle tre carte con Zingaretti). Insomma, “robba segreta” (consentiteci l’ardito raddoppio) in stile James Bond (considerato anche che il nuovo fi lm si gira a Matera)? Mica tanto. Al nostro agente speciale James Bard (ingenua, ma non abbiamo resistito) tocca ora l’arduo compito di sapersi “infi ltrare” (senza farsi infeltrire) adeguatamente nelle strette maglie della politica e portare a casa il risultato. La squadra del nuovo corso politico della regione Basilicata è infatti stata fi nalmente varata: si spera che la nuova nave non sia un mezzo da diporto, bensì una corazzata che sappia navigare (e non “a vista”) nel dispettoso mare dei potenti, e che sappia reggere a urti, scossoni, “venti” e “venticelli” vari, magari provenienti dalle zone più a Nord. Essì, perché sempre in quel di Roma –tanto per dirne una- è stato approvato alla Camera il testo della proposta di legge costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari: i deputati dovrebbero passare da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Ma guarda un po’, la normativa voluta da Cinquestelle e Lega (che, dopo aver “vinto” le regionali lucane, favorendo l’elezione dello stesso Bardi, ora punta grosso sul Comune di Potenza), se approvata in via defi nitiva farà si che i parlamentari nostrani da 13 diventeranno 7. Dice: ma sarà così per tutti! None, perché la nostra percentuale di “taglio” di rappresentanti (57,1 %) sarà assai più alta della media (36,5%). «Conteremo meno di nulla», ha tuonato il deputato dem lucano De Filippo, già Presidente della Regione Basilicata. Come dargli torto. Ma non è una novità, vero caro Vito?

Walter De Stradis