QUARATINOViaConsolini

Di sicuro c’è poco nella vita, se non il delicato momento della morte. Questa settimana abbiamo parlato con Silvio Quaratino, impresario di pompe funebri di Via Consolini a Potenza. Un lavoro che apparentemente non conosce crisi, ma…

Quando nasce questa attività? È lei il titolare?
Dal 1999, la gestisco, io ma la ditta l’abbiamo avviata con mio padre. Avevamo una doppia sede, ma ora siamo solamente a Macchia Romana.


Come mai avete scelto di puntare su un’attività di questo tipo?
Il mio bisnonno faceva questo lavoro, pur non avendo una attività in proprio, mentre mio nonno guidava le ambulanze in ospedale. Prima di questo io facevo tutt’altro.


La nostra rubrica spesso si è occupata della crisi che ha investito diversi settori commerciali, nel suo caso, qualcosa si è avvertito?
Chiaramente si tende a risparmiare, vogliono spendere di meno per il funerale, per questo abbiamo offerto ai clienti una base di partenza di 1500 euro proprio per agevolare la gente. In generale non è più come prima, poi dipende ovviamente dal cliente.


Ha mai avuto richieste strane?
Oddio no, niente di strano, massimo bande al funerale, o casse americane più particolari.


I commercianti solitamente ci parlano di ingenti tasse da sostenere, come funziona nel vostro caso?
Eh, purtroppo si, le tasse da pagare sono tantissime. La metà di ciò che fatturiamo va praticamente allo Stato. Per esempio, io spazzatura non ne produco proprio, ma intanto pago comunque 1000 euro all’anno…lasciamo perdere!


Rispetto ai servizi che offre la città, in che cosa si potrebbe migliorare?
Sicuramente dovrebbero permettere alle attività commerciali di lavorare di più e meglio, vivo e qui e giorno dopo giorno vedo negozi chiudere, e soprattutto gente che va via. Questa cosa crea un grande dispiacere, perché io sono nato qui, ho lavorato fuori, ma è chiaro che cerchi sempre di tornare a casa tua e qui vorrei chiudere la mia vita. Mi piacerebbe vedere la città un po’ più movimentata soprattutto a livello commerciale: la gente preferisce spostarsi verso Salerno per gli acquisti.


Quali sono le maggiori soddisfazioni nel suo lavoro?
La serietà che mi viene riconosciuta, quando con il passare del tempo, le persone ti fermano per strada anche dopo tanti anni che hai fatto un servizio. Grazie a questo lavoro si sono create diverse amicizie, ed è sempre bello rivedere le persone oltre l’occasione del funerale.


È più empatico o assume un atteggiamento distaccato?
Mai ho trattato le persone con distacco. È proprio il mio carattere che è aperto e mi prendono queste cose.


Con la scaramanzia che rapporto ha? Immagino le battute sul suo conto.
Beh ogni tanto gli amici scherzano, fanno battute, ma sempre rimanendo nell’educazione e nel rispetto. Ci rido anche su, del resto poi ci si abitua.


Siamo in campagna elettorale, senza entrare nel dettaglio, secondo lei di che morte morirà la Basilicata?
La nostra regione è sempre stata di sinistra e sempre così rimarrà. Potrei sbagliarmi però, è una sfida.


Il nuovo Presidente, chiunque esso sarà, cosa dovrebbe fare per la nostra regione?
Sicuramente ci sono molti servizi da migliorare e incrementare, ma come ho già detto, agevolare i commercianti nelle spese, tra spazzatura, contributi ecc…