LEoncavallo

Questa settimana la rubrica Voci e volti della città, ha dialogato direttamente con l’amministrazione comunale, e in particolare ci siamo rivolti all’Assessore Sergio Potenza, per chiedere lumi su uno dei tanti edifici abbandonati della città.

Ci troviamo in zona Viale Dante, più precisamente in via Leoncavallo dove è localizzato un immobile ormai dismesso che fino ai primi mesi del 2010 ha ospitato la scuola Beato Bonaventura. Le classi poi vennero trasferite presso la scuola media Torraca, finché nel successivo anno scolastico scomparve del tutto la “Bonaventura” e le classi furono sistemate nel nuovo edificio vicino alla “Domiziano Viola”. Ma cosa ne è stato dell’edificio di via Leoncavallo negli ultimi anni? Le ricerche nel mondo della rete, ci hanno condotti alla fine di dicembre 2011, quando si tenne un’asta pubblica presso il Comune per mettere in vendita numerosi immobili di proprietà comunale, che vedeva comparire anche la storica scuola media “Beato Bonaventura”. L’immobile dismesso rispondeva alla destinazione d’uso “suoli destinati alle infrastrutture a rete, servizi, attrezzature e standard esistenti di quartiere” e aveva un prezzo base d’asta di oltre 1 milione di euro. Nel 2012, poi, pare che l’edificio fosse stato messo nuovamente in vendita attraverso un bando pubblicato dal Comune di Potenza, però ancora una volta con esito fallimentare. Ci siamo rivolti così all’assessore con delega alle Opere Pubbliche, Manutenzione immobili comunali, Sicurezza ambienti di lavoro e scolastici, Riqualificazione urbana, nonché vice sindaco, Sergio Potenza. “L’edificio di via Leoncavallo, rientra tra i progetti dell’Investimento Territoriale Integrato (ITI) di Sviluppo Urbano finanziato con risorse provenienti dal Programma Operativo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) della Basilicata 2014-2020, teso al recupero del patrimonio pubblico. Dei 45 milioni previsti dall’intero programma operativo, 1 milione sarà investito su questa struttura per la creazione di alloggi sociali, da destinare alle famiglie che vivono una condizione disagiata, quindi con basso reddito”, ha affermato in prima battuta l’assessore Potenza. In cosa consisteranno i lavori: “La scheda progettuale relativa all’immobile mira al miglioramento/ adeguamento antisismico, alla ristrutturazione edilizia per la creazione di n°8 unità abitative da destinare alle famiglie meno abbienti della città. Questo è quanto si legge nella griglia che la Regione ha consegnato alla Commissione Europea, per creare un asse tra inclusione sociale e recupero del patrimonio edilizio comunale”. La tempistica: “Come anno di conclusione la scheda progettuale prevede il 2020, ma sento di dire che è una data meramente indicativa perché tutte le procedure devono essere ancora messe in campo. Personalmente sono rimasto scottato da quelle volte che si è trattato di defi nire delle date precise, perché non si può mai fare una previsione adatta: spesso in corso ci si trova a dover affrontare problemi di varia natura, da quelli giornalieri, a quelli burocratici, a quelli tecnico- giuridici”. Rispetto al passato: “Prima che io diventassi Assessore la struttura era stata messa più volte all’asta, ma non ha mai ricevuto alcuna offerta, probabilmente risultava inappetibile agli offerenti. Per questo motivo l’edifi cio di via Leoncavallo è rimasto tra i beni del patrimonio immobiliare del Comune fi nché tutto il consiglio ha approvato in maniera univoca per il suo recupero sociale nell’ambito dell’ ITI di Sviluppo Urbano per la città di Potenza”.