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Una stazione che sembra un autogrill o un distributore di carburanti. E’ la definizione ironica che tanti cittadini di Matera hanno dato alla nuova stazione centrale delle Ferrovie Appulo Lucane che sorgerà in piazza della Visitazione, nel cuore pulsante della Capitale Europea della Cultura 2019.

Il progetto a firma dell’architetto Stefano Boeri, che pure presenta diverse peculiarità interessanti sotto il profi lo architettonico, non sembra però convincere la città. Sopratutto per la metodologia adottata per il progetto di questa parte importante della città che non è stata condivisa con la città e con i professionisti locali, ma neanche con il consiglio comunale. Nessun dibattito pubblico ha preceduto l’incarico a Boeri, per questo motivo i cittadini si sono sentiti tagliati fuori da un processo decisionale che doveva basarsi invece sul confronto pubblico. Quella delle Fal è sembrata una scelta calata dall’alto che non ha tenuto conto di altri due concorsi fatti in passato su piazza della Visitazione. Una volta l’urbanistica era una disciplina che gli architetti portavano avanti programmando i piani di sviluppo della città con la politica e i rappresentanti dei cittadini. In questo senso Matera è stata la regina dell’urbanistica partecipata negli anni ’50. Con Adriano Olivetti e l’Istituto Nazionale di Urbanistica quegli anni furono per la città di Matera la “stagione esemplare”, il luogo dove elaborare proposte che superando la realtà locale, potessero risultare efficaci configurando una nuova, originale immagine di città. Concetti morti e sepolti per le Ferrovie Appulo Lucane, una società a responsabilità limitata di proprietà del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano che ha “scavalcato” qualsiasi dibattito democratico arrogandosi il diritto di progettare un pezzo di città. Con queste premesse, qualche giorno fa è stata presentata, in un evento blindato accessibile su invito, la nuova stazione di “Matera Centrale”. Nello stesso momento è come se si fosse buttata alle ortiche quella tradizione urbanistica che aveva visto Matera protagonista negli anni 50. L’ex sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico critica la metodologia antidemocratica che ha portato al nuovo progetto della stazione Fal slegato dal contesto urbanistico di piazza della Visitazione. “Era necessario - afferma Buccico- un progetto che sapesse coniugare le esigenze urbanistiche della città con quelle funzionali. Non ne abbiamo saputo più niente negli ultimi anni: oggi ci viene calato questo progetto come un editto regale. Siamo in democrazia queste cose non si fanno più”. Firmato dall’architetto Boeri il progetto della nuova stazione è costato 390.000 euro. Per la stessa piazza della Visitazione, qualche anno fa, Buccico indisse un concorso vinto dall’archistar Llavador con un progetto organico per tutta l’area. Progetto di cui però le Fal non hanno tenuto conto. Peraltro non ci sono notizie sul tipo di incarico dato a Boeri da parte delle Fal. Non sembra ci sia stato un bando pubblico per l’affidamento della progettazione al quale magari avrebbero potuto concorrere anche i professionisti locali. Sulla questione si esprime anche un’altro ex sindaco di Matera, Francesco Saverio Acito. “Abbiamo appreso che il Sindaco De Ruggieri ha consapevolmente concorso - afferma Acito - alla individuazione del Progettista e che ha quindi condiviso la decisione di procedere alla progettazione della Stazione centrale delle FAL pur in assenza del disegno di piano sull’intera area. E’ venuto così meno all’impegno preso in Consiglio Comunale di coinvolgere la Città sul destino di quell’area ed a quelli contenuti nella sua nota del 13 marzo 2017 in risposta alla “sollecitazione diretta ad orientare il disegno ed il ruolo funzionale di piazza della Visitazione” sottoscritta da nove ex Sindaci preoccupati per alcune scelte che stavano per consumarsi in quell’area centrale. Tra gli altri impegni veniva assicuratala “imminente pubblicazione di un avviso pubblico, che attraverso i criteri di riconosciuti valori professionali e di significative esperienze compiute, selezioni il professionista cui affidare il progetto dell’area, in grado di esprimere i richiamati valori di assetto urbano, di architettura sostenibile e di innovativa funzione del luogo”. Del concorso non si sa niente o, meglio, non è stato mai bandito dalla data della nota che risale al 13 marzo 2017. “Dopo aver corso il rischio -continua Acito- non so fi no a che punto scongiurato, di dover subire il piano Ciurnelli, meglio identificabile come il piano della mobilità autostradale in Centro, con un consistente numero di rondò, dobbiamo ora subire la sottrazione,al consiglio Comunale e quindi all’intera Città, della competenza a programmare la destinazione e l’uso di piazza della Visitazione da parte di soggetti terzi …che pongono, sul futuro dell’area, un invadente cappello (pensilina)! Abbiamo anche appreso che il progetto esecutivo è già pronto e le procedure di gara sono in corso. Ma le FAL oltre ad essere beneficiario di procedure speciali (sic!) per l’affidamento dell’incarico di progettazione sono esonerate dal dover chiedere le necessarie autorizzazioni, anche urbanistiche, per poter dare corso all’appalto? Verosimilmente il Consiglio comunale dovrà esprimersi su un progetto che parrebbe in contrasto con le previsioni dello strumento urbanistico generale di Matera. I nostri Consiglieri vorranno recuperare il ruolo di programmatori che gli appartiene e che, con un pericoloso e grave scippo, gli è stato sottratto?”.