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Cari Contro-Lettori,

il fatto è noto, in quanto reso virale da un video pubblicato sui social a settembre scorso (e di cui hanno parlato anche altre testate). E’ stato quando, nel bel mezzo di un comizio elettorale a Francavilla sul Sinni, l’ex sindaco e attuale assessore regionale Cupparo è inciampato in un’agghiacciante coniugazione temporale di un verbo. Eppure, lì sul quel palco, l’esponente dell’esecutivo regionale sembrava sul punto di dare vita a una versione tutta lucana del celeberrimo “I have a dream” di Martin Luther King. L’attacco sembrava infatti degno delle migliori occasioni, il ditino sollevato pure: «Se non riuscirò a far capire ai giovani che prevale LA MERITOCRAZIA… giovani, ricordatevi questo: DOVETE partecipare a tutti i concorsi che si fanno nella nostra regione, perché prevarrà LA MERITOCRAZIA…». Non è dato sapere a quanti a quel punto, fra i giovani effettivamente lì presenti, sia venuto subito voglia, con rinnovata fiducia, di andare a casa per spulciare i numerosi (?) e ricchi bandi che si sprecano sulle pagine web istituzionali, ma certo è che a ben guardare, anzi ad ascoltare il video, non volava una mosca alle roboanti parole del politico. Sennonché, mentre magari qualcuno aveva già in canna un bell’applauso, il silenzio si è trasformato in risatine maliziose, quando il buon Cupparo ha pensato bene di giungere al culmine del suo discorso: «… e se tra quattro anni NON AVRO’ riuscito a far capire a tutti i giovani…». Il video si interrompe a questo punto (probabilmente il cellulare sarà caduto di mano all’incredulo operatore), ma è certo che a più di qualcuno in quella piazza sarà colato un brivido sulla schiena: l’uomo su quel palco ha la delega assessorile anche alla Formazione. Perché rivangare –seppur solo satiricamente- un episodio vecchio di mesi e per di più arcinoto (piuttosto e anzichenò)? In effetti riteniamo che su certe cose sia giusto che dopo un certo punto prevalga anche una sorta di “diritto all’oblio”, ma non quando dagli errori grammaticali (alzi la mano chi non ha mai sbagliato) si passa a quelli politici. E soprattutto si persevera. Ci riferiamo a quell’intero esecutivo regionale (di cui il Cupparo è uno degli esponenti più in vista), che continua nella sua propoganduccia autoreferenziale e tuttapostista, come se noialtri si fosse tutti in malafede, strombazzata dal coro –mieloso e imbarazzante- di certi consiglieri di maggioranza (specie i “forzisti”) che non sanno altro che ripetere come un mantra “Grazie assessore, grazie presidente, grazie direttore…”. Il tutto, mentre si fanno figure notevoli (come quella sui tamponi nei laboratori privati) e fioccano le polemiche un po’ su tutto il resto. Già, perché come ammette responsabilmente il consigliere di maggioranza Baldassarre (Idea), oggi i veri “eroi” sono «Le persone che devono affrontare la vita di tutti giorni e non hanno di che andare avanti».

E così è, se vi pare.

Walter De Stradis

Walter De Stradis