editoriale2411

Cari Contro-Lettori,

con l’approssimarsi del Natale, la Capitana delle tre “F” (la Facente Funzioni Franconi) ha pensato bene di impacchettare una bella strenna anticipata per tutti i lucani. Una ricca confezione di surgelati: consiglieri e assessori regionali “congelati” fino al 26 maggio (data delle elezioni sancita dalla FFF). Un regalo che –secondo le stime del Quotidiano del Sud- ha un valore di circa 2 milioncini di euro, fra indennità e rimborsi. Un regalo, quindi, fatto innanzitutto a coloro (al momento in cui scriviamo, infatti, solo Benedetto –tra l’altro facoltoso imprenditore- ha rinunciato agli emolumenti. Chissà se qualcun altro lo seguirà a ruota). Il pacco a noi. C’è chi parla di colpo di coda del BVZM, il Buon Vecchio Zio Marcello (nostra citazione/plagio da Martin Mystère – ndr), che sarà pure sospeso, ma non è mica muto; c’è chi parla di “mera applicazione delle norme”; chi ancora di “mera applicazione delle norme al fine di ridurre i costi”; e c’è chi è sicuro che –fra corsi e “ricorsi” storici- alla fine si voterà a febbraio. Dal canto suo, il BVZM aspetta anima anima il pronunciamento della Cassazione previsto per lunedì, confidando con tutto se stesso (ci par di capire) in una riverginazione tale da ributtarlo in pompa magna nella mischia. Regionali o europee si vedrà con calma. Tanto, ormai, il tempo ci sta. Che dire: noi di Controsenso eminenti costituzionalisti non siamo, e quindi pareri prestigiosi o tecnici non possiamo certo fornirne. Non ci resta che considerare che ormai questa terra rassomiglia sempre più ad una di quelle sfere di cristallo (per non allontanarci troppo dall’argomento palle) con la musichetta natalizia (il motivetto è “Tu scendi dalle stelle”… o “dalle nuvole”?), e che quando le capovolgi si riempiono lentamente di neve: un non-tempo al rallenty, una non-stagione, un non-presente, un non-futuro. Riflettevo su queste cose proprio l’altro giorno, quando, in un negozio materano, mi sono ritrovato a rimirare uno di questi simpatici oggetti. Ero lì inebetito che giravo e rigiravo la palla come un macaco “strabiliato” dalla magia tecnologica, quando –finalmente- dopo averla capovolta per l’ennesima volta, ho notato il piccolo prezzo posto alla base (dorata) dell’ameno artefatto: 72 euro. Gira e rigira, “effetti speciali” a parte, sotto sotto c’è sempre un conto da pagare, alla fin fine. E il pesce –surgelato o meno - costa parecchio e chi lo cucina per gli ospiti spesso lo chiama “rovina famiglie”.

Walter De Stradis