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Cari Contro-Lettori,

la città di Potenza si è presa una rivincita. Una rivincita da tutto ciò che, negli ultimi anni, ha fatto sì che camminasse a capo chino e col cappello sugli occhi, nel viale del successo e delle soddisfazioni. E’ vero, in città c’è già chi bofonchia «Cosa vuoi che sia una vittoria sportiva, esistono problemi molto più gravi», ma in questi casi ci si dimentica che le cose –sia quelle cosiddette “serie” sia quelle cosiddette “facete”- sono comunque fatte dagli uomini e che questi ultimi funzionano come motori di carne: i loro carburanti sono le emozioni. E allora che il capoluogo di regione, senza retoriche, senza metafore e senza invidie di sorta, si goda il trionfo del Potenza che torna in Serie C, anche perché si è dimostrato che la pianificazione oculata e appassionata funziona. E allora che i motori umani di questa città riprendano a camminare con rinnovata accelerazione, che strombazzino al vento la propria voglia di fare, che ricaccino nel tubo di scappamento le amarezze e i sensi di impotenza, alimentati certo anche da un panorama calcistico che non riusciva ad alleviare il pur minimo malessere. E’ altrettanto chiaro che da adesso in poi la città dovrà farsi trovare pronta –sotto tutti i punti di vista, non ultimi quelli strutturali agli appuntamenti importanti che si profilano all’orizzonte, affinché possa esserci, in un qualche misura, anche una Potenza 2019, 2020, 2021 e via discorrendo.
Walter De Stradis